Il progetto “Sissi 2.0” ha rappresentato una spinta decisiva per la promozione dell’imprenditorialità e la creazione di lavoro autonomo in Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo migliaia di persone tra il 2023 e il 2024. Con un focus su disoccupati, neo imprenditori e studenti, il Sistema integrato di servizi per lo sviluppo imprenditoriale del Fvg ha reso possibile un ampio programma di supporto che ha avuto un impatto significativo sul territorio.
566 disoccupati e 333 neo imprenditori formati
Nel corso del progetto, 566 disoccupati hanno beneficiato di 960 ore di accoglienza individuale e 1226 ore di corsi dedicati, oltre a 102 sessioni di coaching per la creazione di business plan. Anche i 333 neo imprenditori coinvolti hanno ricevuto un importante supporto formativo con 507 ore di accoglienza e 199 corsi individuali, accompagnati da 536 attività di consulenza. L’obiettivo è stato quello di fornire strumenti concreti per avviare nuove attività e rafforzare il tessuto imprenditoriale locale.
7000 studenti partecipano a 921 seminari
Il coinvolgimento delle nuove generazioni è stato uno degli elementi centrali del progetto. Oltre 7000 studenti hanno partecipato a 921 seminari e 3684 ore di corsi di gruppo, ricevendo una formazione mirata alla promozione della cultura imprenditoriale. Questo approccio ha mirato a contrastare il fenomeno dell’emigrazione giovanile, spesso causa di perdita di talenti, e a favorire un futuro più dinamico e produttivo per la regione.
Il futuro: NuovaImpresa e il supporto alle startup
L’assessore regionale Alessia Rosolen, intervenuta durante il seminario al Parco tecnologico di Amaro, ha presentato il nuovo progetto “NuovaImpresa”, che succederà a “Sissi 2.0” con un finanziamento di 6 milioni di euro. NuovaImpresa introdurrà alcune novità, come il coinvolgimento anche degli occupati, e porrà particolare attenzione allo sviluppo dei mestieri artigiani, al passaggio generazionale e al supporto alle giovani imprese. Il progetto, inoltre, mira a sostenere le startup nel passaggio dalla fase iniziale a una crescita strutturata, inserendole in un ecosistema di comunità imprenditoriale.
Le sfide del territorio montano e la fiducia nel futuro
Durante l’incontro sono emersi alcuni fenomeni strutturali preoccupanti per il territorio, come la regressione demografica, l’invecchiamento della popolazione e la fuga dei giovani. Tuttavia, il seminario ha sottolineato che esistono segnali di speranza: le imprese in montagna continuano a produrre beni e servizi innovativi, in settori come l’agricoltura, l’allevamento, l’ospitalità e il benessere, dimostrando una capacità di adattamento e attrattività.
La montagna, descritta come “multifunzionale”, riesce a mantenere viva la tradizione imprenditoriale locale, grazie anche alla diffusione del “saper fare” e alla creatività, che aggiungono valore ai prodotti attraverso l’arte e l’artigianato. Nonostante le difficoltà, le opportunità per attrarre nuove competenze e trattenere i giovani sono presenti, soprattutto se si continuerà a innovare e investire nelle filiere produttive locali.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui