Crediti d’imposta legati al ‘Bonus facciate’ ceduti tra società in maniera illecita, per un totale di 10 milioni di euro ritenuti dalla guardia di finanza ‘fittizi’ e per questo sequestrati. È accaduto nelle scorse ore a Vicenza. Il bottino sequestrato dalle fiamme gialle era detenuto da 32 tra imprese e persone fisiche, anche sul territorio di Milano.
La società sotto la lente della guardia di finanza aveva sede fino al 2019 in provincia di Firenze, per poi trasferirsi nel vicentino e dichiarare fallimento. Secondo le indagini il legale rappresentante, tra ottobre e novembre 2021, avrebbe ceduto alla società poco – prima del fallimento – crediti d’imposta correlati al ‘Bonus facciate’ per oltre 10 milioni di euro.
Successivamente, la società stessa avrebbe effettuato la cessione della totalità dei crediti a nove imprese, di cui cinque evasori coinvolti in indagini per reati finanziari, che a loro volta hanno messo a punto svariate cessioni degli stessi crediti a vari soggetti economici del centro-nord Italia.
Stando agli approfondimenti delle fiamme gialle, i crediti sarebbero stati generati e ceduti attraverso la fittizia attestazione, sulla piattaforma web dell’Agenzia delle entrate, dell’esecuzione di lavori di ristrutturazione su 67 immobili tra Parma, Rosolina (Ro) ed Eraclea (Ve) non presenti nella banca dati di censimento di tutte le unità immobiliari sul territorio italiano.
Inoltre, non sarebbero state emesse le fatture per i lavori di recupero delle facciate degli edifici e il primo soggetto che ha ceduto i crediti non sarebbe nemmeno proprietario o locatario di immobili. Il reato è quello di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. I 10 milioni di euro sono stati sequestrati tra Milano, Firenze, Bologna, Venezia, Roma, Pistoia, Pisa, Modena, Padova e Ravenna.
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