La giornata del 15 ottobre segna una tappa importante per l’indipendenza energetica nel Canavese: davanti alla notaria Francesca Ciluffo, è stata ufficialmente costituita la Comunità Energetica della Morena Frontale Canavesana, un progetto corale che coinvolge otto comuni – Barone, Caluso, Borgomasino, Orio, Candia, Vische, Moncrivello e Villareggia – insieme a dieci privati. La comunità, frutto di anni di lavoro e attesa, è stata resa possibile grazie ai decreti attuativi arrivati a marzo, come spiega Alessio Bertinato, sindaco di Barone, promotore del progetto.
“Per anni abbiamo inseguito questo sogno”, racconta Bertinato. “Finalmente, a marzo sono arrivati i decreti che ci hanno permesso di partire”.
La collaborazione con AEG Cer per la parte tecnica ha facilitato il processo, consentendo di superare le sfide più complesse legate alla condivisione del progetto con le altre amministrazioni locali. “Non ci sono state grandi sfide, ma era importante far capire l’importanza di questo progetto alle amministrazioni coinvolte”, aggiunge il sindaco.
Vantaggi concreti per i cittadini e le aziende
La comunità energetica avrà un impatto significativo sull’intero territorio, coinvolgendo sia i residenti che le piccole e medie imprese. “L’obiettivo è creare energia rinnovabile pulita per la comunità, promuovendo una maggiore indipendenza energetica”, sottolinea Bertinato.
I vantaggi non si limitano all’aspetto ambientale: grazie alla costituzione della comunità energetica, sarà possibile accedere agli incentivi statali, che non si rivolgono solo alla produzione di energia, ma anche al consumo. “Anche il consumatore potrà beneficiare di questi aiuti”, spiega il sindaco.
Comunità energetica: obbiettivi e vantaggi.
Questi incentivi offrono la possibilità di abbattere i costi energetici per i cittadini, favorendo l’autonomia energetica e garantendo risparmi concreti sulle bollette. “Diventare autonomi è una delle nostre priorità”, afferma Bertinato, “e questo progetto ci porterà a produrre energia da fonti pulite, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili”.
Un valore sociale per la comunità
Un aspetto fondamentale della Comunità Energetica della Morena Frontale Canavesana è il suo valore sociale. Il progetto non riguarda solo la produzione di energia rinnovabile, ma mira anche a restituire qualcosa alle comunità coinvolte.
“L’energia prodotta verrà utilizzata per offrire un concreto sostegno sociale”, afferma Bertinato. “Vogliamo fare la differenza, aiutando le famiglie in difficoltà economica, creando parchi giochi inclusivi o, per esempio, acquistando un’ambulanza per la comunità”.
Il sindaco ha sottolineato che il progetto è ancora nelle prime fasi, ma che l’intenzione è quella di coinvolgere il maggior numero possibile di privati cittadini, aziende e organizzazioni locali. “Ora siamo nella fase in cui è necessario promuovere l’informazione per convincere i privati ad aderire”, aggiunge Bertinato. La partecipazione attiva della popolazione sarà cruciale per garantire il successo a lungo termine della comunità energetica.
La costituzione della comunità energetica rappresenta un passo avanti non solo per i comuni coinvolti, ma per l’intero territorio canavesano. Grazie alla collaborazione tra istituzioni, privati e aziende, il progetto offre un esempio di come la transizione energetica possa essere realizzata attraverso la sinergia e il coinvolgimento diretto dei cittadini. “Questo progetto non è solo per oggi, ma per il futuro delle nostre comunità”, conclude Bertinato.
Focus sulle comunità energetiche in Italia
Le comunità energetiche sono forme di cooperazione locale in cui cittadini, imprese, enti pubblici o organizzazioni si uniscono per produrre, consumare e condividere energia rinnovabile. Queste comunità consentono di decentralizzare la produzione energetica, promuovendo l’autoconsumo collettivo e riducendo la dipendenza dalle grandi reti energetiche nazionali.
In sintesi, i membri di una comunità energetica installano impianti di produzione di energia rinnovabile (come pannelli solari, impianti eolici o altre fonti pulite) e l’energia generata viene condivisa tra i partecipanti, che possono utilizzarla per ridurre il proprio consumo energetico prelevato dalla rete.
Il governo italiano ha previsto una serie di incentivi per la promozione delle comunità energetiche, che rientrano nel piano di transizione energetica verso un modello più sostenibile e decentralizzato.
Una grande opportunità per promuovere la transizione energetica.
Tra gli aspetti più interessanti c’è la possibilità, per i membri di una comunità energetica, di beneficiare di tariffe incentivanti sia per l’energia prodotta e consumata localmente che per quella condivisa all’interno della comunità. Questi incentivi sono cumulabili e permettono di abbassare ulteriormente i costi energetici.
Sono previsti anche dei contributi a fondo perduto e delle agevolazioni per l’acquisto e l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, come i pannelli solari o gli impianti eolici.
Inoltre, gli investimenti nella produzione di energia rinnovabile da parte delle comunità energetiche possono essere detraibili in base agli incentivi previsti da bonus ad hoc e da altri incentivi fiscali per l’efficientamento energetico.
Altro aspetto interessante è la possibilità, per le comunità energetiche, di beneficiare di una riduzione degli oneri di sistema, che sono le componenti della bolletta legate alla gestione della rete e ai servizi di dispacciamento.
I decreti attuativi arrivati a marzo 2024 hanno ulteriormente ampliato le possibilità di accesso agli incentivi, facilitando la costituzione e il funzionamento delle comunità energetiche.
Gli incentivi principali riguardano:
- Incentivi sulla condivisione dell’energia: chi condivide l’energia all’interno della comunità riceve una tariffa incentivante per ogni kWh condiviso.
- Incentivi per l’efficienza energetica: vengono riconosciuti contributi per l’installazione di sistemi di accumulo e tecnologie per migliorare l’efficienza energetica delle strutture aderenti.
Questi incentivi offrono una grande opportunità per promuovere la transizione energetica a livello locale, garantendo vantaggi economici sia a chi produce sia a chi consuma energia all’interno della comunità energetica.
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