Olbia «Tony Cozzolino è stato ucciso con premeditazione e crudeltà, questo non può essere messo in discussione, né devono essere concesse attenuanti». Lo hanno sostenuto in aula gli avvocati di parte civile Giampaolo Murrighile, Antonio Fois e Massimo Perra che oggi, 15 ottobre, hanno chiesto alla Corte d’Assise di Sassari la condanna di Davide Iannelli, accusato di aver cosparso di benzina e dato fuoco al suo vicino di casa, all’ingresso del condominio di via Salvatore Petta.
I legali, che rappresentano i familiari della vittima (nove parti civili) hanno ricostruito quanto accaduto la mattina dell’11 marzo 2022 e rimarcato che «non è stato un omicidio d’impeto, né una reazione a un’aggressione, ma un delitto pianificato». Un “agguato” lo ha definito l’avvocato Murrighile. Dettato dall’odio che Iannelli provava nei confronti di Cozzolino. «L’arma che ha scelto di utilizzare, benzina e fuoco, non solo dimostrano che l’omicidio è stato commesso con crudeltà, ma che è stato anche pianificato».
Nell’udienza precedente, il procuratore Gregorio Capasso e la pm Claudia Manconi avevano chiesto la condanna all’ergastolo. Il processo proseguirà il 22 ottobre con le arringhe dei difensori dell’imputato, gli avvocati Abele e Cristina Cherchi. I due legali hanno chiesto di vedere in aula i due filmati delle telecamere di videosorveglianza che hanno ripreso il fatto e di sentire la registrazione audio della telefonata che Iannelli fece in commissariato la sera prima del delitto, nella quale chiede l’intervento della polizia perché era stato minacciato. (t.s.)
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