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TRIESTE – “Fedriga gongola e Trieste soffoca”, è il commento di Giulia Massolino, consigliera regionale del Patto per l’autonomia, in merito alla notizia che Trieste figura tra le migliori 10 destinazioni secondo Booking. La consigliera punta il dito sul fenomeno dell’overtourism, sostenendo che “In una città in cui non si trovano più case da abitare a causa di un mercato drogato da affitti brevi o seconde case, la Giunta getta benzina sul fuoco finanziando con 20mila euro a fondo perso la ristrutturazione di alloggi a uso turistico. Abbiamo chiesto di inserire dei correttivi per le parti della nostra regione in cui il turismo non ha certo bisogno di essere sviluppato ma semmai gestito. Ci hanno risposto “non si può”.

 Gli affitti brevi galoppano: a Trieste una casa ogni due giorni diventa a uso turistico

Dati “devastanti”

La consigliera cita i dati dell’Osservatorio Rigenerazione Urbana e Politiche Abitative del Comune di Trieste, che “sono devastanti e lanciano un grido di allarme, per ora inascoltato, a chi ci amministra. I canoni di locazione sono cresciuti del 22,9 per cento dal 2016 al 2022, con punte superiori al 27 per cento per gli studenti e del 38 per cento nel centro città, a fronte di una bassissima crescita dei salari”, il tutto a fronte di una crescita turistica “del 30 per cento rispetto al 2016” e “3mila turisti al giorno nel 2022”.

Come Venezia e Firenze

Nel comune risultano inoltre disponibili “6 posti letto ogni 100 residenti – prosegue Massolino – e il 78,6 per cento dell’offerta di strutture è di tipo extra alberghiero, percentuale che sale al 95,8 per cento se si considerano anche le locazioni con finalità turistica, con una crescita del 40 percento di nuovi posti letto in strutture extra alberghiere solo nell’ultimo anno”. Inoltre, precisa l’esponente di Patto per l’Autonomia, a dicembre 2023 le abitazioni ufficiali registrate come locazioni per finalità turistiche ammontano “all’11,3 per cento dell’offerta di posti letto totali presenti in città, ma la sola piattaforma Airbnb conta oltre mille strutture per Trieste”.

“Ci stiamo gettando a capofitto – conclude Giulia Massolino – nella stessa sciagura che ha investito prima di noi città come Venezia e Firenze, che stanno disperatamente cercando di uscirne”, poiché “chi abita la città è sempre più espulso dal centro, così come le attività commerciali non collegate alla gentrificazione”. Adesso Trieste ha presentato infatti la scorsa estate una mozione in IV circoscrizione che chiede alla Giunta un piano d’azione contro gli effetti dell’overtourism.