“Basta alle promesse delle sinistre” #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

“Una squadra qualificata e competitiva. Non avrei potuto sperare in candidati migliori per rappresentare la Lega e il Popolo della Famiglia nel collegio di Ravenna”. Con queste parole Jacopo Morrone, segretario della Lega Romagna, svela i nomi della lista nel collegio di Ravenna: “sono Enea Puntiroli, Elena Marin, Mirko De Carli (Popolo della Famiglia) e Roberta Bravi”.

“Tutte le liste della Lega in Romagna sono molto forti, – commenta Morrone – segnale inequivocabile di un rinnovato entusiasmo che ho riscontrato negli incontri svolti sul territorio dove abbiamo stabilito una regola cardine, quella di non innescare competizioni tra i candidati ma di fare squadra stando in mezzo alla gente, ascoltando e proponendo la nostra visione, i nostri ideali, i nostri progetti, tutti realizzabili perché non scritti nei ‘libri dei sogni’ ma frutto di elaborazioni concrete. Noi diciamo ‘basta’ alla propaganda e alle promesse delle sinistre. Le prossime elezioni regionali potrebbero rappresentare quella svolta ‘storica’ che stiamo aspettando da troppo tempo”. 

“Dopo 54 anni di governo ininterrotto delle sinistre crediamo sia possibile che anche in Emilia-Romagna si realizzi una vera democrazia dell’alternanza, in assenza della quale qualunque sistema democratico e il livello delle prestazioni amministrative non possono che deteriorarsi con un evidente peggioramento del funzionamento e delle prestazioni come, per esempio, emerge palesemente nei servizi sanitari regionali ma anche nella tutela ambientale e nel settore del turismo. Pur con storie diverse e visioni differenti su alcuni temi, la coalizione di centrodestra anche in Emilia-Romagna è coesa e compatta sui principi e sulle politiche alternative ai confusi proclami del Pd, il cui candidato alla presidenza della Regione Michele De Pascale sta raccattando sul proprio carro soggetti politici anche in fortissima antitesi fra loro – conclude Morrone – rischiando di trasformare la propria coalizione e l’amministrazione regionale stessa, in caso di vittoria, in un campo minato immobilizzato da veti incrociati e da conflitti interni”.

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