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Banca Progetto: accusa di finanziamenti alla criminalità organizzata #finsubito prestito immediato


Banca Progetto, istituto di credito digitale, guidato dall’AD Paolo Fiorentino e controllato dal fondo statunitense Oaktree, è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria. La decisione è stata presa dal Tribunale di Milano, con l’accusa di aver finanziato per oltre 10 milioni di euro società legate alla ‘ndragheta. L’inchiesta condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) del capoluogo lombardo ha riguardato i legami tra l’istituto finanziario e soggetti associati a gruppi della criminalità organizzata calabrese, con l’obiettivo di approfondire eventuali infiltrazioni criminali nei rapporti dell’istituto.

Banca Progetto accusata di finanziare la criminalità organizzata

Secondo l’accusa difatti, sono emerse evidenze che diverse società, indirettamente gestite da soggetti vicini a esponenti della ‘ndrangheta, abbiano ottenuto finanziamenti da Banca Progetto. Questi finanziamenti erano garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia, destinato alle piccole e medie imprese (PMI), e rientravano nei programmi di aiuti di Stato. Le garanzie statali erano previste per sostenere l’economia in risposta a situazioni critiche come l’emergenza Covid-19 o l’impatto economico dell’invasione russa dell’Ucraina.

L’inchiesta della Dda “ha accertato come diverse società indirettamente gestite da soggetti contigui a esponenti della cosiddetta matrice ‘ndranghetista, hanno beneficiato negli anni di finanziamenti erogati dall’istituto di credito con assistenza di garanzie statali previste dal Fondo centrale di garanzia a favore delle pmi del Mediocredito centrale accedendo così ad aiuti di stato a sostegno dell’economia” durante l’emergenza Covid o dopo l’aggressione della Russia all’Ucraina. L’intermediario, si legge nella nota della procura, “ha erogato finanziamenti assistiti da garanzia statale in favore di società pienamente inserite all’interno di dinamiche criminali” agevolando la locale di ‘ndrangheta di Legnano-Lonate Pozzolo

Banca Progetto secondo l’accusa non avrebbe messo in atto tutti i controlli previsti dalla legge. Nel decreto dei pm Silvia Bonardi e Paolo Storari si evidenzia che “alcuni dei finanziamenti” sono stati erogati “in concomitanza all’ispezione di Banca d’Italia o, peggio ancora, nel periodo successivo all’ispezione, quando – in teoria – Banca Progetto avrebbe dovuto adottare le misure correttive richiesta dall’autorità di vigilanza”.

Banca Progetto sanzionata nel 2023 da Bankitalia

Già a marzo 2023, Banca Progetto era già stata sanzionata dalla Banca d’Italia col pagamento di una sanzione da cento milioni dopo una vigilanza fatta dal novembre 2021 al 4 febbraio 2022 e dall’Unità di informazione finanziaria per l’Italia dal 29 novembre 2021 al 18 marzo 2022 in cui furono rilevate, come si legge nel report dei provvedimenti sanzionatori di via Nazionale, “carenze in materia di adeguata verifica e collaborazione attiva” in riferimento alle “Disposizioni in materia di organizzazione, procedure e controlli interni volti a prevenire l’utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo” e alle “Disposizioni in materia di adeguata verifica della clientela per il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”. Le osservazioni presentate dalla banca come risposta ai rilievi non sono state ritenute “idonee” e da qui è poi scattata la sanzione.

Chi è Banca Progetto

Nata nel 2015 dal riassetto di Banca Popolare Lecchese da parte del fondo californiano Oaktree e guidata dall’Amministratore Delegato Paolo Fiorentino, Banca Progetto – come si legge sul sito istituzionale –  opera nel mercato del credito alle famiglie e alle imprese anche attraverso il canale digitale.

Cosa significa che la banca è in amministrazione giudiziaria

Dal punto di vista giuridico, l’amministrazione giudiziaria consiste in una forma di gestione dell’immobile pignorato per un certo periodo di tempo che non può superare i tre anni, al fine di trarne i frutti che vengono attratti alla procedura esecutiva.

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L’amministrazione giudiziaria della banca non significa che la stessa è stata sequestrata, né che risulta indagato nessuno dei dirigenti ma si prevede la nomina di un amministratore giudiziario che guidi la banca nel miglioramento delle procedure di controllo.



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