Riparte a Milano Onco Hair 2.0, il
progetto che dona i capelli alle donne in chemioterapia offrendo
un aiuto alle pazienti con maggiore fragilità economica che
combattono contro il carcinoma alla mammella. L’iniziativa è
stata presentata a Palazzo Lombardia, tra gli altri,
dall’assessore regionale alla Famiglia e Pari opportunità Elena
Lucchini e dall’assessore regionale all’Istruzione e Lavoro
Simona Tironi.
In particolare, l’iniziativa – che oltre a Regione Lombardia
coinvolge l’associazione per il Policlinico ETS, Fondazione
Cariplo e CRLAB – consente di donare venti protesi di capelli ad
altrettante donne, selezionate da un’equipe di oncologi e
psicologi del Policlinico di Milano. Ne beneficeranno pazienti
che stanno affrontando la chemioterapia per sconfiggere il
cancro al seno.
Le venti donne, che verranno selezionate nell’arco dei
prossimi 3 mesi, riceveranno la loro protesi su misura entro 40
giorni dal momento in cui vengono rilevati i parametri specifici
(come conformazione della testa, colore dei capelli).
L’obiettivo è quello di poter applicare la protesi tricologica
prima della caduta dei capelli in modo da evitare questo trauma
psicologico.
“Purtroppo a volte, comprare una parrucca per le donne che
combattono il cancro e intendono far fronte a uno degli effetti
collaterali più comuni come l’alopecia – dichiarano gli
assessori Lucchini e Tironi – può rivelarsi un lusso. Per
questo, dal 2019, Regione Lombardia ha consolidato una misura
per la tutela della salute, dell’autostima e del benessere,
dell’individuo e della famiglia. La misura è rivolta a persone
sottoposte a terapie oncologiche, chemioterapiche e
radioterapiche e prevede un riconoscimento di un contributo per
l’acquisto di una parrucca (fino a 250 euro a persona) e per
l’acquisto di protesi tricologiche (fino a 400 euro)”.
In poco meno di 5 anni “sono stati raggiunti quasi 8.000
beneficiari, dei quali circa 1300 solo nel 2024 che hanno fatto
domanda direttamente e ai quali si aggiungono coloro che hanno
ottenuto la parrucca direttamente dalle associazioni coinvolte
nell’iniziativa” concludono.
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