La notizia è arrivata fresca fresca proprio in questo momento. Per moltissimi italiani che percepiscono Assegno di inclusione è il momento di dire addio ad alcune mensilità.
L’assegno di inclusione è stata la misura economica che in questo 2024 ha fatto maggiormente chiacchierare di sé e dell’importante contributo che ha fornito a buona parte della popolazione italiana.
Quando, nel momento in cui Giorgia Meloni, è salita al governo, era chiaro che si sarebbe dovuto dire addio al vecchio reddito di cittadinanza, è stato anche chiaro che occorreva una misura di sostegno diversa.
Troppe le famiglie in difficoltà per poter pensare di togliere una fonte di sostegno che era stata veramente importante. Allora è stata sostituita dall’assegno di inclusione, mirato solo ad alcune fasce specifiche di cittadini, con regole un po’ differenti.
Questo primo anno è stato solo di sperimentazione e per il 2025 si prevedono cambiamenti che sembrano mandare già in crisi i cittadini italiani.
Assegno di inclusione , la notizia che nessuno voleva
L’assegno di inclusione se possibile è stato ancora più discusso e chiacchierato del Reddito di Cittadinanza. Eppure i requisiti per poterne beneficiare sono chiari e mirano ad aiutare una fascia della popolazione che altrimenti non avrebbe modo di sopravvivere nelle condizioni economiche in cui si è adesso. Possono ottenere il beneficio i nuclei familiari che rispettano i limiti reddituali, al cui interno vi è un 60enne, ovvero minori o disabili. Ma questo non sembra bastare a coloro che sono pronti ad affermare che a prendere l’assegno di inclusione sia chi vuole sfruttare la situazione a suo favore.
Considerando l’ormai l’avvicinarsi del Natale e del nuovo anno, sono molti i punti interrogativi a riguardo, sembra che per il 2025 sosia previsto un taglio delle mensilità, le famiglie italiane dovranno imparare a convivere con un taglio del sostegno, ecco quale sarebbe la motivazione.
Dal 2025 pagano dei mesi in meno
Un taglio delle mensilità spettanti dell’Adi. Il motivo di questo sembra essere piuttosto semplice. Il primo è da ricercarsi nelle regole sulla scadenza del sussidio. Esso infatti, attualmente ha una durata di 18 mesi, se si considera un nucleo familiare che ha iniziato a percepire l’Adi nel gennaio 2024, avranno la scadenza nel mezzo del 2025. Si può poi fare di nuovo domanda, con durata per altri 12 mesi, ma occorre stare fermi per un mese, prima di percepire di nuovo il sussidio. Ecco quindi, una mensilità persa.
Lo stesso succederà poi ogni anno, infatti per il nuovo anno si prevede che l’assegno di inclusione abbia sempre una scadenza annuale, rinnovabile infinite volte, ma dovendo fare a meno del sussidio sempre per un mese.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui