E’ stato un dopogara concitato non solo in campo, ma anche in Tribuna. Dove il nuovo presidente Javier Faroni e il dg Hernan Garcia Borras sono stati invitati da alcuni tifosi a cambiare la guida tecnica dopo la sconfitta del Perugia con l’ex fanalino di coda della classifica Milan Futuro. Lo stesso Faroni è poi passato sotto la Nord dove è avvenuta la stessa cosa e dove Formisano è stato oggetto di esplicita contestazione. La società ha deciso così di non mandare il tecnico a parlare in sala stampa, una decisione interpretabile in due direzioni apparentemente opposte: proteggere il tecnico nel momento delicato oppure metterlo sulla graticola.
Vale ricordare che lunedì (ore 16,30) è in programma la conferenza stampa dello stesso Faroni, mentre da martedì la squadra sarà in Sardegna dove mercoledì affronterà la Torres, mentre da giovedì il ritiro continuerà nel nord Italia in vista dell’altra trasferta in programma domenica in casa del Legnago. Una lunga lontananza che era già stata programmata ma che ora come ora potrebbe rivelarsi utile a ricompattare la squadra.
Intanto in sala stampa qualcuno a mettere la faccia è venuto. E il riferimento è per il capitano Gabriele Angella: “Non dobbiamo stare con la testa bassa – ha spiegato tra Umbria Tv e sala stampa -, ora arrivano due trasferte importantissime e dobbiamo reagire subito, dobbiamo aiutare i nostri giovani a tenere la testa alta. Questa sconfitta ci insegna che non possiamo sentirci bravi dopo una vittoria, a Sassari dovremo fare una partita da Perugia, una battaglia che riscatti questa sconfitta. La classifica è corta e come ci guardiamo davanti faremo bene anche a darci un occhio dietro. La partita? Si è incanalata sugli episodi, loro hanno trovato quello giusto e sono stati bravi poi a tenere il campo come avevamo fatto noi ad Ascoli. Bisogna capire che qui siamo un gruppo di giovane e vecchi. In C ci sono anche società che spendono molto, so che non è facile, so che Perugia è una piazza importante dove si vuole giustamente vincere e che merita di stare in alto ma la situazione è questa e bisogna rendersi conto di tutto. Noi non siamo robot e in campo possiamo incappare anche in prestazioni orribili come questa. Di sicuro non è tutto da buttare, dobbiamo stare uniti, ricompattarci per fare una grande partita mercoledì”.
Parole chiare quelle di Angella, non è la prima volta che il capitano fa riferimento alla giovane età media del gruppo. “Non sta a me giudicare l’operato della società – ha continuato – so però il valore di questa maglia e mi dispiace vedere il Perugia in questa situazione, sono ormai alla mia sesta stagione a Perugia e mi sento uno di voi. Capisco che i tifosi sono arrabbiati, noi ora dobbiamo isolarci per tornare a dare il massimo ed ottenere risultati migliori di questi. Siamo un mix di vecchi e di giovani e il calcio vero è un’altra cosa, il calcio non è Primavera. I cori contro Formisano? Dispiace per lui, so quanto lui e lo staff lavorano, sono sempre qui e danno tutto, ci tengono enormemente. In campo andiamo noi giocatori e ci prendiamo le nostre responsabilità, siamo noi che dobbiamo tornare a fare i risultati, poi so che il pubblico perugino ci darà una mano in più. Noi siamo con il tecnico e lo staff fino alla fine, per far crescere i giovani che sono la nostra base e il nostro futuro. Spero anche di rivedere lo stadio pieno come un tempo, la Nord è sempre piena ma quanto vediamo negli ultimi due anni è una desolazione”.
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