Brescia
di SEBASTIANO LAURITANO
28 ott 2024 17:34
L’Università degli Studi di Brescia ospita il Governance Board di UNITA – Universitas Montium, l’alleanza di università europee – di cui l’Ateneo bresciano è partner dal 2023 – sorta nell’ambito del programma di mobilità Erasmus+ per valorizzare la qualità e la competitività dell’istruzione superiore europea attraverso la cooperazione didattica e scientifica e il potenziamento della mobilità di studenti, docenti e personale. Una due giorni di incontri tra i Rettori delle 12 università coinvolte e il management del progetto, per confrontarsi sull’andamento delle attività e sulle prossime azioni da intraprendere per proseguire la cooperazione, 12 Università in sette diversi Paesi, che uniscono più di 248.000 studenti e uno staff di 20.000 persone
“È motivo di orgoglio per l’Università degli Studi di Brescia ospitare il Governance Board dell’alleanza UNITA – dichiara il prof. Francesco Castelli – grazie all’alleanza la nostra Università ha l’opportunità di operare nello spazio europeo dell’istruzione superiore e di contribuire a rivoluzionare la qualità e la competitività dell’istruzione superiore europea”.
“Uno degli obiettivi principali dell’incontro è quello di organizzare la stesura di un Blue print document, che si potrebbe definire il Progetto Strategico di UNITA – spiega il prof. Roberto Ranzi, Prorettore alle Politiche di Internazionalizzazione – in questo documento verrà esplicitata la strategia nel lungo periodo della Università Europea UNITA, anche successivamente alla chiusura del progetto nel 2027, con una possibile estensione con ulteriori finanziamenti europei, fino al 2029”.
Nel 2023 l’alleanza ha ricevuto un finanziamento di oltre 14 milioni di euro dalla Commissione Europea di cui 1.232.417 destinati all’Università degli Studi di Brescia per continuare e consolidare le azioni già intraprese e raggiungere nuovi e più ambiziosi obiettivi nella fase di consolidamento di questo progetto internazionale strategico.
Nel primo anno di attività, sono state avviate delle ricerche congiunte sui temi della valorizzazione del patrimonio culturale per la crescita dei territori, dello sviluppo di sistemi per la produzione e la gestione di energie rinnovabili, si sono tenuti dei corsi internazionali in modalità ibrida (Blended Intensive Programs) sulla cooperazione allo sviluppo, rischi naturali, metodologie scientifiche per la scrittura delle tesi di laurea nella sanità, tecniche di microanalisi di campioni biologici e attività seminariali sul senso di cittadinanza europea. Così come il progetto Erasmus, anche le Università Europee sono uno strumento fondamentale del consolidamento del sogno europeo.
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