Si lavora per provare a riconsegnare alla collettività la piscina del Pala-Dennerlein di Barra, nella zona orientale di Napoli, che, dopo il restyling delle Universiadi, è stata completamente abbandonata e devastata dai vandali. La vasca zeppa di rifiuti, gli spogliatoi messi a soqquadro e gli impianti distrutti rendono l’idea della furia usata dai delinquenti che, nell’arco di pochi mesi, hanno reso inutilizzabile il complesso sportivo comunale di via delle Repubbliche Marinare. Una possibilità potrebbe arrivare dalle risorse di un bando nazionale destinato al recupero degli impianti sportivi in zone degradate delle città.
La storia del Pala-Dennerlein è tortuosa. Una parte dell’enorme struttura – quella della piscina, appunto – è stata riqualificata in occasione dell’importante kermesse sportiva di cinque anni fa. Calato il sipario sulla competizione internazionale i lavori sono proseguiti per almeno un altro anno, fino a settembre 2020, e sono stati collaudati a marzo 2021. L’auspicata valorizzazione del bene pubblico non si è mai concretizzata perché il Comune non è riuscito né riaprire il polo sportivo agli atleti né a presidiarlo. «La chiusura dell’impianto e la conseguente mancata sorveglianza dell’immobile hanno portato al graduale deterioramento dell’opera, depredata pesantemente di impianti e arredi, e vandalizzata», si legge nei documenti di Palazzo San Giacomo. Si è trattato di «numerosi atti vandalici che ne hanno compromesso l’agibilità». Di qui l’esigenza di ulteriori lavori di riqualificazione il cui progetto di fattibilità tecnico-economica è stato ora approvato dalla giunta comunale guidata da Gaetano Manfredi con una delibera nata su proposta dell’assessora allo sport Emanuela Ferrante e dell’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta. L’obiettivo è candidare l’intervento di 1,4 milioni al bando “Sport e periferie 2024” del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’ente di piazza Municipio, in caso di ammissione, dovrebbe partecipare alle spese con 421mila euro di cofinanziamento da recuperare da vecchi mutui accesi con Cassa Depositi e Prestiti.
Per riaprire la piscina di Napoli Est occorrono massicci interventi che – come descritto nel progetto curato dai tecnici del servizio “Edilizia sportiva” di Palazzo San Giacomo – riguarderanno sia la parte edile che gli impianti. Uno degli obiettivi principali è consolidare il solaio e gli arcarecci della copertura per garantire maggiore stabilità e sicurezza: in particolare, sarà realizzata una nuova copertura isolante in pannelli sandwich che assicurano eccellenti proprietà termiche, acustiche e strutturali. Si lavorerà per migliorare gli impianti termici e per installare sistemi più efficienti per riscaldamento, raffrescamento e filtrazione dell’acqua. Non da meno è utile migliorare l’aspetto estetico e l’accessibilità degli spazi eliminando le barriere architettoniche.
Sono necessari il rifacimento degli impianti, di pavimenti e controsoffitti. Si provvederà al ripristino dei rivestimenti delle vasche e alla sostituzione dell’impianto di filtraggio e delle pompe idrauliche. Necessario un nuovo impianto di condizionamento e il miglioramento di quello dedicato al trattamento dell’aria. Dopo gli atti dei vandali servono nuove porte e infissi. Saranno realizzati un impianto wi-fi e quello per la videosorveglianza con occhi ad alta definizione e sistemi di registrazione per garantire la sicurezza del complesso sportivo. Altri lavori si concentrano sugli spazi all’aperto del Pala-Dennerlein così da rendere sicuri i tre parcheggi e la zona d’ingresso nelle quali è necessario rimettere in sesto l’illuminazione. Dalle carte emerge una importante novità: l’intervento aspirante alle risorse nazionali, infatti, prevede la trasformazione della piscina dei tuffi – mai completata con i lavori delle Universiadi – in vasca per attività e nuoto per bambini: il fondo sarà sollevato con una struttura prefabbricata modulare oppure attraverso il getto di calcestruzzo leggero ad alta resistenza. Occorrono 210 giorni di cantiere, ossia sette mesi.
Il Pala Dennerlein è uno degli impianti sportivi realizzati nel periodo della ricostruzione post terremoto del 1980 i cui lavori sono stati ultimati nel 1992. La piscina e l’adiacente palestra hanno rappresentato un punto di riferimento per migliaia di atleti della zona orientale, e non soltanto, fino allo “sfratto” avvenuto proprio in occasione delle Universiadi. Intanto il Comune opera per affidare ai privati l’area basket e pallavolo del palazzetto di Napoli Est. Dopo i due flop negli ultimi giorni è stato promosso un nuovo bando per scegliere una realtà che possa prendere in gestione lo spazio per otto anni e 77mila euro di canone all’anno occupandosi della gestione e manutenzione. É il terzo tentativo per riconsegnare alla collettività l’area gioco in parquet, con gradinate per cinquecento posti, insieme a spogliatoi, una piccola palestra e altri locali che sono al centro di lavori riqualificazione da parte dell’ARUS. Una corsa contro il tempo per non abbandonare la struttura al triste destino dell’ultimo lustro.
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