Se questo ottobre si chiude con lo sciopero del pubblico impiego (qui tutte le informazioni), novembre sarà un mese agitato dal punto di vista dei trasporti.
Venerdì 8 novembre infatti è previsto lo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale di 24 ore, senza il rispetto delle fasce di garanzia, con bus (e non solo) a rischio in tutta Genova e Città Metropolitana.
Le ragioni dello sciopero: “Peggioramento condizioni lavorative, aggressioni, salari insufficienti”
La mobilitazione è indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro: “Siamo consapevoli – scrivono i sindacati – dei disagi che ci saranno il giorno dello sciopero, ma è lo stato in cui versa il settore che crea disagio ai cittadini ogni giorno, tutti i giorni”. I lavoratori incroceranno le braccia per il rinnovo del contratto nazionale, per ottenere migliori condizioni di lavoro e per promuovere una riforma del settore “che possa garantire un servizio pubblico di qualità da offrire alla cittadinanza anche in linea con gli obiettivi di sostenibilità ambientale”.
Le organizzazioni hanno scritto una lettera aperta ai cittadini per spiegare meglio le ragioni dello sciopero: “Dal 2010 il sistema di finanziamento del settore, erogato con il Fondo Nazionale del Trasporto Pubblico Locale, ha subito ingenti tagli. Per parte loro le Regioni, se non cono rare eccezioni, non hanno finanziato i trasporti pubblici né sono intervenute con politiche di settore. Abbiamo assistito alla riduzione dei servizi e al decremento del potere d’acquisto dei salari, al peggioramento delle condizioni lavorative e all’aumento esponenziale delle aggressioni al personale front-line. Per questi motivi la contrazione di personale operativo è in continuo peggioramento, producendo una carenza tra il 10% e il 15% del personale necessario. Si stima che manchino più di 10mila autisti per garantire non solo il servizio programmato ma anche quello minimo essenziale”.
L’appello finale a politica, istituzioni, governo e controparti datoriali per fare ciascuno la propria parte “per il rinnovo contrattuale e per avviare una riforma complessiva di tutto il settore”.
Altre proteste in arrivo a novembre
Il 13 novembre poi è programmato lo sciopero del personale di Rfi impianti manitenzione e infrastrutture, anche in questo caso mobilitazione di 24 ore indetta da Cobas lavoro privato, Coordinamento ferrovierei, Assemblea nazionale lavoratori manutenzione infrastruttura Rfi.
Infine il 23 novembre Usb lavoro privato ha indetto lo sciopero del personale delle aziende che svolgono attività ferroviaria merci e viaggiatori. I lavoratori in questo caso incroceranno le braccia dalle 21 del 23 novembre.
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