Ettari in abbandono. La valle del Rosello, polmone verde di Sassari, è diventata da tempo una terra di nessuno dove i resti del consumo di eroina e crack sono visibili dovunque. Tra siringhe, sangue, spazzatura, più deiezioni organiche umane, lo scenario è di grande degrado.
«Al buio – afferma un abitante della zona – è molto pericoloso entrarci, anzi è proprio sconsigliato».
Di notte gli spazi si riempiono di vagabondi, tossicodipendenti e diversi malintenzionati pronti ad appropriarsi di ciò che non gli appartiene.
«Hanno provato a occupare il mio orto – racconta Mauro, un residente – lanciavano bottiglie e pietre».
Ma l’episodio più inquietante risale a due settimane fa quando uno sconosciuto ha tentato di entrare in un appartamento sfruttando un ponteggio ed è stato scacciato dai condomini.
«Si bucano e si accoppiano anche in pieno giorno», riferiscono coloro che abitano nelle vicinanze sulle presenze che si aggirano nella vallata. E non mancano le reliquie come la coperta in cui era avvolta una persona morta per overdose tempo fa, coperta inghiottita dai rampicanti.
«Chiediamo una bonifica e più controllo – dichiara Mauro – tanti quartieri potrebbero giovare di questa area verde».
Intanto si muove la politica con il consigliere comunale Pietro Pedoni di Fratelli d’Italia che presenterà in merito una mozione in consiglio comunale.
«Ci vuole una messa in sicurezza, la bonifica – riferisce – l’illuminazione, la videosorveglianza, e chiusure programmate. Lo chiederò in aula consiliare perché è quello che vogliono tutti i cittadini».
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