Da una parte c’è la volontà di incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, dall’altra l’intenzione di spingere le giovani generazioni a farlo. Una combinazione che è alla base della mozione approvata a maggioranza dal Consiglio regionale della Toscana e promossa da Stefano Scaramelli. L’obiettivo è innalzare a 25 anni la soglia di età che permette di avere uno sconto del 50% sul prezzo del biglietto del treno: oggi questo limite è fissato a 12 anni.
“Quando si va ad acquistare un tagliando già adesso è possibile farlo in misura ridotta – spiega il consigliere di Italia Viva – Quindi, è sufficiente che venga modificata la fascia che ne può usufruire”. L’auspicio di Scaramelli è che Trenitalia, ma non solo, “ne possa prendere atto già dalla fine dell’anno e poi mettere in pratica il provvedimento già dai primi mesi del 2025”. E’ possibile che la società possa chiedere una compensazione per i mancati introiti. “Prima vediamo quanti biglietti vengono venduti. Poi sono sicuro che un accordo verrà trovato”, osserva il consigliere, che poi sottolinea i punti cardini dell’atto: “Incentivare tra i giovani l’uso della mobilità su rotaia, favorire uno sviluppo culturale e ambientale sostenibile, offrire pari opportunità tra chi vive in provincia, in periferia, e nei grandi centri urbani è una piccola rivoluzione culturale che parte dalla Toscana e auspico possa estendersi anche ad altri territori”.
La mozione ha visto il voto favorevole di Italia viva, Partito democratico, gruppo misto Merito e lealtà e Movimento cinque stelle, mentre Fratelli d’Italia si è detta contraria. “Non mi sembra giusto che uno studente benestante debba pagare meno il biglietto del treno rispetto ad un cassintegrato di Livorno”, ha evidenziato Diego Petrucci, motivando il parere contrario. Elena Meini (Lega) avrebbe preferito far tornare l’atto in commissione per allargare la platea dei beneficiari, comprendendo “forze dell’ordine o vigili del fuoco”, ma Scaramelli è stato perentorio: “In termini economici non si tratta di una cifra di difficile reperimento ed è importante approvare oggi un atto di indirizzo, in vista di una sintesi di intesa con i soggetti vettori”.
Non l’unica questione da chiudere per il consigliere, che non perde di vista il progetto per collegare via ferro Siena a Roma. Difficile che possa andare in porto prima della prossima primavera, ma il lavoro per avere il via libera da Trenitalia non si ferma. “C’è l’impegno a portare più treni blues nelle nostre rotte – confida il consigliere – A quel punto bisogna capire quanti possono essere spostati per dare avvio a questo servizio. Entro la fine dell’anno in ogni caso chiederò di fare un nuovo punto della situazione per capire se ci sono stati passi in avanti”. Il collegamento sarebbe un prezioso alleato per il giubileo, permettendo così ai fedeli di non sobbarcarsi viaggi interminabili tra una fermata e l’altra. “Ne ho parlato anche con il cardinale Lojudice – racconta il consigliere – Speriamo che possa darci una mano”. L’altra carta da giocare è il governatore Eugenio Giani, anche in virtù dell’alleanza sottoscritta di recente per chiudere al meglio l’ultimo anno di mandato, con vista poi sulle prossime elezioni regionali: “Penso sia anche di suo interesse offrire un servizio in più ai cittadini toscani”. Un voto non fa mai scomodo.
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