I sardi stanno perdendo la voglia di fare impresa, specie a Cagliari e Oristano #finsubito prestito immediato

Il tessuto imprenditoriale regionale è fermo, ma il nord dell’Isola si dimostra più dinamico, mentre il sud è in sofferenza.

Questi i dati forniti dalle Camere di Commercio, relativi ai primi nove mesi del 2024.

Da gennaio a settembre le imprese sarde sono aumentate appena dello 0,07%, con un valore assoluto di 112 unità.

Ma i dati sono molto disomogenei nei vari territori. Nel Sassarese e nella Gallura, complessivamente, ci sono oggi 605 realtà imprenditoriali in più rispetto al 31 dicembre, con una crescita di poco superiore all’1%.

Segue la provincia di Nuoro, con +0,27%, pari a un saldo positivo di 83 imprese.

Dati negativi invece per il resto dell’Isola: meno mezzo punto percentuale fra Cagliari e Sud Sardegna, con una perdita di 351 realtà.

Meno accentuato in valori assoluti, ma più grave in percentuale il calo nell’Oristanese:

-1,56%, con 225 imprese in meno.

I dati peggiorano, quando si considerano le imprese di fatto non più attive, ma che non hanno avanzato domanda di cancellazione.

Le 167.215 imprese registrate in Sardegna scendono così a 143.314 effettive, con una perdita reale di 1.075 unità, pari a -0,7%.

Scorporando per settori, cresce la voglia di fare impresa nel comparto dei servizi alle imprese e alla persona, con quasi 500 nuove realtà, seguito dalle attività di alloggio, da quelle professionali e scientifiche e, dai ristoranti.

Ferme invece le costruzioni, mentre calano le imprese agricole, quelle industriali, quelle dedite al commercio, e i bar.