Quando c’è un’opportunità da cogliere al volo, bisogna sfruttarla nel modo migliore. Ci sono dei contributi maggiorati e si può ottenere la pensione in anticipo per questi cittadini. Tanti vantaggi !
Benefici per la contribuzione figurativa a gogo, ma come consolidare l’obiettivo? Andare in pensione in anticipo con questa situazione, è un sogno ad occhi aperti. Le agevolazioni sono garantite, ma per consolidarle è necessario rientrare nel regime richiesto e soddisfare una serie di requisiti. Ad oggi, il tema è abbastanza scottante, perché non solo il calcolo previdenziale appare così poco soddisfacente, ma c’è anche la possibilità che le pensione diventi un… miraggio! Condizioni e mosse da porre in essere per non perdere di vista l’occasione più unica che rara.
La pensione è una cosa importante, specie quando è in anticipo! Non significa voler fare i furbetti, ma ottenere quanto spetta in relazione al percorso lavorativo effettuato insieme a tutto ciò che concerne gli anni di onorata carriera. Negli altri Paesi andare in pensione è meno complesso, e ad oggi l’Italia sta cercando in ogni modo di sbloccare il sistema che appare sempre più in crisi.
L’inflazione è un osso duro anche per i pensionati, quindi i contributi maggiorati dovrebbero essere una chance da non perdere. Il tasso inflazionistico condiziona fortemente l’andamento previdenziale, e proprio per questo bisogna tenere gli occhi ben aperti per capire come muoversi nel contesto vigente. Chi sono i beneficiari delle novità in corso? Soddisfazione e ripresa economica in battere di ciglia per questi lavoratori.
Grandi vantaggi con i contributi maggiorati e la pensione in anticipo, è realtà!
Secondo predisposto dalla Legge del 2000 ci sono dei vantaggi con i contributi maggiorati e pensione in anticipo per una categoria specifica di lavoratori. Questa condizione entra in gioco nel momento in cui subentra la liquidazione delle pensione o del supplemento, il tutto però non avviene automaticamente. Infatti, risulta fondamentale inoltrare la giusta documentazione entro i tempi stabiliti. Da qui, vi seguono poi tutta una serie di benefici che garantiscono l’ottimizzazione delle misure delineate.
La situazione in atto è un’occasione da non perdere proprio per i lavoratori che hanno un’invalidità al 74% per qualsiasi causa, i sordomuti, e quelli classificati nelle prime quattro categorie della tabella A allegata al Testo Unico delle norme in materia di pensione di guerra. Questo, secondo quanto predisposto dalla Legge del 2000 la n. 388 e dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 834 del 30 dicembre 1981. Gli effetti sono estremamente vantaggiosi a partire dal 2002. L’obiettivo è ottenere migliorie per la contribuzione figurativa.
Significa aver dalla propria un’agevolazione che consta in due mesi effettivi di contribuzione per ogni anno di servizio prestato nelle pubbliche amministrazioni o aziende private o cooperative. Ciò vale per un massimo di cinque anni. E se il periodo trattato è meno di un anno? La maggiorazione ha un’andamento proporzionale, e cresce di 1/6 in base al numero delle settimana di lavoro.
Non significa però avere un aumento dei contributi versati, perché come già accennato, si applica durante la liquidazione o nel supplemento della pensione. L’aumento serve per raggiungere i requisiti contributivi finalizzati alla pensione, impattandovi a livello retributivo, no contributivo. Da escludere i periodi con contribuzione volontaria, derivati da riscatti non legati al lavoro, o quella figurativa. Si può prendere come buono anche il lavoro effettuato prima del 2002, a patto che ci sia il rispetto dei requisiti sanitari richiesti.
Per ottenere i benefici insieme all’inoltro della domanda di pensione, bisogna presentare la documentazione sanitaria che serve, e i provvedimenti vengono emessi entro 30 giorni dalla presentazione della domanda, come già accennato. Come si richiedono i contributi figurativi? Gli interessati devono richiedere il beneficio contemporaneamente alla presentazione della domanda di pensione e fornire la documentazione relativa alle condizioni sanitarie richieste per ottenere l’agevolazione.
A quali benefici si ha diritto? Questi riguardano molteplici dimensioni. Dall’accesso gratuito a protesi, ortesi e ausili tecnologici per favorire l’autonomia dell’assistito, fino al diritto ad essere iscritto al collocamento mirato rientrando nella sezione delle categorie protette. Congedi, esenzioni del ticket per visite specialistiche, supporto economico negli alloggi, esenzioni varie anche per visite mediche.
Infine, c’è l’accesso alla pensione di invalidità civile per chi ha l’invalidità pari o maggiore del 74%, un sostegno in più dall’INPS, e l’esenzione dell’IRPER. Anche l’accesso all’APE Sociale è una possibilità che si lega ad un anticipo pensionistico al 63° anno fino a consolidare i requisiti per la pensione di vecchiaia. L’importo massimo è di 1500 euro al mese con 30 anni di contributi.
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