L’industria automobilistica dei maggiori mercati mondiali sta attraversando un periodo di cambiamento epocale, segnato dall’elettrificazione e dalla digitalizzazione (abbiamo parlato di questi e molti altri fattori impattanti sull’Independent Aftermarket nel 4° Aftermarket Report di SICURAUTO.it). Ma questa transizione, necessaria alla competitività dell’Industria automotive, porta con sé un costo significativo: entro il 2035, secondo uno studio della VDA (Verband der Automobilindustrie – Associazione dei Costruttori Tedeschi), potrebbero esserci fino a 190.000 posti di lavoro in meno in Germania. La VDA avverte però che un quarto di queste perdite è già avvenuto negli ultimi anni.
CAMBIAMENTI NELL’INDUSTRIA AUTOMOTIVE TEDESCA
Le trasformazioni in atto stanno mutando il volto del lavoro nel settore automotive: vedi ad esempio le misure drastiche Volkswagen in Europa, diventate simbolo delle difficoltà dell’industria. Secondo lo studio della VDA, mentre diminuisce la domanda di competenze tradizionali come l’ingegneria meccanica e la lavorazione dei metalli, emergono nuovi ambiti che richiedono professionalità avanzate in informatica, ingegneria elettrica e sviluppo software. Il passaggio all’elettro-mobilità richiede meno manodopera rispetto alla produzione di veicoli a combustione, contribuendo alla riduzione complessiva dell’occupazione nel settore.
Alcuni settori stanno però attuando una crescita di impieghi: dal 2019 i lavori legati alla tecnologia informatica nell’automotive sono aumentati di circa il 25%, e di quasi l’85% rispetto al 2013. Tuttavia, anche la crescita di questi settori emergenti non riesce a compensare completamente le perdite nei settori tradizionali, secondo gli analisti tedeschi. Complessivamente, l’occupazione è in diminuzione, e si prevede che, senza interventi incisivi, potrebbe ridursi di 186.000 posti di lavoro rispetto al 2019.
L’EFFETTO DEL PENSIONAMENTO E LA CARENZA DI COMPETENZE
Anche il turnover generazionale è un fattore critico: entro i prossimi dieci anni, circa un quarto dei dipendenti dell’industria automobilistica tedesca andrà in pensione. In alcuni casi, questo ricambio potrebbe agevolare la trasformazione, ma in altri ambiti – soprattutto IT, ingegneria elettrica e meccatronica – si prevede una grave carenza di lavoratori qualificati, poiché la domanda di queste competenze supera di gran lunga l’offerta disponibile.
Secondo lo studio, le professioni possono essere suddivise in quattro categorie:
- Professioni come meccatronica e IT vedono aumentare la loro importanza, ma l’offerta di lavoratori è insufficiente, creando rischi per la continuità operativa.
- Lavori legati alla lavorazione dei metalli stanno perdendo rilevanza, e la diminuzione dell’offerta può aiutare a contenere le perdite di posti di lavoro grazie ai pensionamenti.
- Professioni come tecnologie energetiche continuano a crescere e a trovare nuovi professionisti.
- Professioni di gestione aziendale e amministrativa, con una crescente offerta di personale, rischiano di generare un eccesso di lavoratori rispetto alle necessità future.
IL RUOLO CHIAVE DELLA POLITICA SUL FUTURO DELL’INDUSTRIA AUTOMOTIVE
Hildegard Müller, presidentessa della VDA, sottolinea come il futuro dell’occupazione dipenda anche dalle scelte politiche. “La trasformazione del nostro settore è un compito titanico. Le aziende dell’industria automobilistica tedesca e i loro dipendenti stanno facendo ogni sforzo per garantire che abbia successo. Non c’è dubbio. Tra il 2024 e il 2028, i produttori di automobili e i fornitori automobilistici tedeschi investiranno circa 280 miliardi di euro in tutto il mondo solo in ricerca e sviluppo e altri 130 miliardi di euro nella conversione dei loro stabilimenti. Gli investimenti sottolineano la volontà dell’industria automobilistica tedesca di fare della trasformazione una storia di successo. Vogliamo il cambiamento.”
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