Con il provvedimento
del 6 novembre 2024, Prot. n. 406943, l’Agenzia
delle Entrate ha nuovamente aggiornato il modello di comunicazione
integrativa di cui all’articolo 1 del D.L. n.
113/2024, attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine
del 15 novembre 2024 degli investimenti nella ZES
unica.
Credito ZES Unica: il Fisco aggiorna il modello di
comunicazione integrativa
Ricordiamo che l’articolo 1, comma 1, del D.L. n. 113/2024,
convertito, con modificazioni, dalla legge n. 143/2024, ha
previsto, a pena di decadenza dall’agevolazione, che gli operatori
economici che hanno presentato la comunicazione per l’accesso al
contributo sotto forma di credito d’imposta per investimenti nella
ZES unica, devono inviare al Fisco dal 18 novembre
2024 al 2 dicembre 2024, una comunicazione
integrativa attestante l’avvenuta realizzazione entro il termine
del 15 novembre 2024 degli investimenti indicati nella
comunicazione presentata ai sensi dell’articolo 5, comma 1 dello
stesso decreto. Queste disposizioni si applicano anche qualora la
comunicazione inviata rechi l’indicazione di investimenti
agevolabili e già realizzati alla data di trasmissione della
medesima comunicazione.
La pubblicazione del modello aggiornato è stata necessaria per
le modifiche che l’art. 8 del D.L. n. 155/2024 ha introdotto
all’art. 1 del D.L. n. 113/2024, ovvero:
- la possibilità per i beneficiari di indicare nella
comunicazione integrativa anche investimenti realizzati nel periodo
compreso tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, ulteriori
rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione presentata ai
sensi dell’articolo 5, comma 1, del decreto, ovvero di importo
superiore rispetto a quello risultante dalla citata comunicazione,
unitamente all’ammontare del maggior credito d’imposta maturato e
alla documentazione probatoria. - la previsione secondo cui qualora il credito di imposta
fruibile, risulti pari al limite massimo previsto dal D.L. n.
124/2023, l’ammontare massimo del credito di imposta residuo
fruibile da ciascun beneficiario in relazione agli ulteriori o
maggiori investimenti realizzati viene determinata con
provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate.
Il modello aggiornato adesso consente ai soggetti
interessati di indicare nella comunicazione integrativa anche
investimenti realizzati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2024
e il 15 novembre 2024, ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla
comunicazione presentata ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del
decreto, ovvero di importo superiore rispetto a quello risultante
dalla citata comunicazione, prevedendo nei quadri A e B ulteriori
campi per l’indicazione separata dei predetti investimenti.
Come inviare la comunicazione
La comunicazione va esclusivamente
trasmessa in via telematica usando
il software gratuito “ZES UNICA INTEGRATIVA”, con il
modello disponibile sul sito dell’Agenzia delle
Entrate. Il beneficiario o il soggetto incaricato che ha
inviato la comunicazione riceverà, nella sua area riservata, la
ricevuta o lo scarto da parte del Fisco.
Qualora l’invio venga effettuato entro i termini e nei
quattro giorni precedenti, ma sia cartato dal sistema
telematico, sarà considerato tempestivo purché venga ritrasmesso
entro i cinque giorni solari successivi al termine indicato.
Cos’è il credito d’imposta ZES
L’art. 16 del DL. n. 124/2023, ha istituito un contributo
sotto forma di credito d’imposta a favore delle imprese che
investono in beni strumentali destinati a strutture produttive già
esistenti o che sono attivate nella Zona economica speciale per il
Mezzogiorno – ZES unica.
Il credito, riconosciuto nella misura massima
di 100 milioni di euro per ciascun progetto di
investimento, è commisurato all’ammontare degli
investimenti realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre
2024.
Non sono agevolabili gli investimenti il cui costo complessivo
sia di importo inferiore a 200mila euro.
La misura è destinata a imprese che avviano un programma di
attività economiche imprenditoriali o effettuano investimenti
incrementali all’interno della Zes unica, che ricomprende le zone
assistite nelle 8 regioni del Mezzogiorno:
Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e
Abruzzo.
Per il riconoscimento del credito d’imposta, l’effettivo
sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle
stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa vanno
certificati da un revisore legale dei
conti.
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La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
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