Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
La Città della Pietra in Cina e la maxi truffa agli italiani:«Bruciati sessanta milioni di euro» – #finsubito prestito personale immediato – Richiedi informazioni


di
Andrea Pasqualetto

Vittime sedici imprenditori e un centinaio di investitori:«L’area comprata da noi era stata venduta dal governo di Dafeng anche ad altri». Dopo aver costruito i capannoni e avviato la produzione tutto è stato bloccato. Arresti e mega causa

La Città della Pietra doveva sorgere in Cina, sulle sponde del Mar Giallo. L’idea era venuta a due imprenditori italiani e a un loro collega cinese che avevano pensato di creare un grande parco industriale a Dafeng, nella provincia di Jiangsu, dove far arrivare via nave i marmi di mezzo mondo per tagliarli in lastre e venderli sul mercato cinese. A loro si sono aggiunti poi altri sei soci connazionali e otto fra spagnoli, olandesi e indiani. Tutti a investire su questo progetto che sfruttava le opportunità offerte da un grande porto commerciale e dalla vicina striscia di terra sottratta al mare e messa in vendita per realizzare dei capannoni industriali.

La doppia vendita

Creata una società con sede legale a Hong Kong, la Ouhua Stone Company, gli imprenditori hanno così acquistato dal Comune di Dafeng 133 ettari di terreno iniziando a costruire. Costo dell’investimento: 60 milioni di euro. In breve tempo sono sorti i primi capannoni e la macchina del vapore si è messa in moto. Tutto procedeva per il meglio quando gli italiani si sono accorti che sugli stessi terreni qualcuno stava costruendo altre fabbriche che nulla c’entravano con la Città della Pietra. Il presidente di Ouhua, Massimo Gallus, cavatore di Orosei, la racconta così: «Abbiamo chiesto chi fossero e cosa stessero facendo. “Un impianto di desalinizzazione dell’acqua”, dicono. E la costruite sui nostri terreni!? “Come vostri? Li abbiamo comprati dal governo”. “Impossibile: li abbiamo presi noi”. Ci sono i documenti: certificati, autorizzazioni, licenze, tasse pagate… Ma anche loro risultavano proprietari. Era accaduto l’incredibile: il Comune di Dafeng aveva venduto due volte la stessa terra». Non solo. «L’ente marittimo cinese ha dichiarato illegittime le nostre attività perché realizzate su aree marine rispetto alle quali il governo della città non avrebbe alcuna competenza».




















































I funzionari irreperibili e gli arresti

Ma com’è possibile che un Comune venda un’area di cui non dispone e dia pure tutte le autorizzazioni a edificare e produrre? C’è un po’ di Totò e di fontana di Trevi in questa storia di malaffare. «Ma Totò era un privato, questo è un ente pubblico uhè». Urlano alla grande truffa. E il Comune di Dafeng che dice? «I funzionari della doppia beffa irreperibili, gli altri sono caduti dalle nuvole». Sono scattati anche una decina di arresti. «Riteniamo che il governo centrale cinese e altri soggetti istituzionali siano all’oscuro della vicenda». Nel frattempo le fabbriche sono state chiuse e alcuni capannoni demoliti.

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

I cento soci minori

«L’azienda ha prodotto per un anno e dovevamo svilupparci, c’erano grandi prospettive», racconta un affranto Giancarlo Bocchese, cavatore vicentino, socio di peso e responsabile Ricerca e sviluppo della Ouhua. Lui è tornato in Italia con gli altri. Lì è rimasto solo il socio cinese, Gao Quangfang, che sta seguendo anche gli sviluppi della causa in corso al locale tribunale. C’è in ballo un risarcimento colossale: 92 milioni di euro. «Di rischi in giro per il mondo se ne corrono sempre quando lavori con la pietra. Fanno parte del mestiere. Se non trovi l’oro che cerchi puoi aprire e chiudere. Ma qui è diverso, siamo rimasti senza niente per una truffa». Lo feriscono due cose, dice: «Aver abbandonato il grande progetto di portare l’Europa al capolinea della via della seta con il nostro know how e averci trascinato tante persone». Oltre ai soci forti ce ne sono un altro centinaio di minori, di cui una trentina italiani. «Hanno investito pure loro, chi più chi meno. Siamo a terra, in tutti i sensi».

7 novembre 2024 ( modifica il 7 novembre 2024 | 22:10)

Prestito personale

Delibera veloce



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui