Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Città unica, 15 anni di occasioni (perse) per una reale fusione tra Cosenza e Rende #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


COSENZA Fusione o Unione dei Comuni? Mentre si avvicina la data del referendum sulla città unica – domenica 1 dicembre – e intanto si attende la pronuncia del Tar sulla sospensiva l’architetto Sabrina Barresi, urbanista e a lungo dirigente a Palazzo dei Bruzi, fornisce un excursus delle occasioni perse per una reale condivisione dei servizi nell’area urbana: excursus lungo oltre 15 anni e che va dal Por al Pnrr. Eppure c’è stata una stagione – ne ha parlato qui Sandro Principe intervistato dal Corriere della Calabria – in cui dalle due sponde del Campagnano a cavallo dei due secoli gli allora sindaci Principe e Mancini disegnarono una nuova idea di sviluppo condiviso, fatto di servizi – in primis i trasporti e la mobilità con l’idea BinBus oggi rimpianta da più parti.

Quelle opportunità non colte dalle amministrazioni

«Speciosa appare oggi la domanda, o anche solo l’ipotesi, di preferire l’unione dei comuni alla fusione di Cosenza, Rende e Castrolibero – riflette Barresi –. L’unione dei Comuni, facoltativa per centri urbani con popolazione superiore ai 5.000 abitanti, offre alle amministrazioni l’opportunità di associarsi per gestire in forma congiunta funzioni e servizi, mirando a razionalizzare la spesa pubblica, semplificare le procedure amministrative e rendere più efficienti i servizi, generando economie di scala a vantaggio delle comunità. Sarebbe stato, quindi, opportuno, se non addirittura necessario, che i diversi amministratori succedutisi nella gestione dei nostri territori avessero avviato l’esercizio associato di funzioni fondamentali come sicurezza e gestione del territorio, viabilità e accessibilità, servizi sociali, gestione dei rifiuti, adattamento ai cambiamenti climatici e organizzazione amministrativa».

Calabria arretrata nella modernizzazione della macchina amministrativa

Ciò che con tutta evidenza non è accaduto: la carenza di coordinamento tra comuni emerge con evidenza dai dati riportati dall’ultimo rapporto Cnel sui servizi pubblici del 2024 che confermano come il Sud Italia, Calabria inclusa, resti in coda alla modernizzazione della macchina amministrativa, scontando inefficienze strutturali, costi elevati e servizi pubblici inadeguati. Alla fragilità amministrativa si affiancano indicatori socioeconomici allarmanti: crescente povertà, deterioramento dei servizi sanitari e scolastici, peggioramento delle condizioni di vivibilità urbana e aumento delle disuguaglianze di genere.

Miopia politica o assenza di reale volontà?

«I Comuni calabresi – osserva Barresi – hanno avuto molte opportunità di sviluppare forme di associazionismo cooperativo grazie agli incentivi e alle iniziative messe in campo da enti sovraordinati. Sia a livello nazionale che nell’ambito dei Programmi Operativi Regionali (POR) finanziati dall’Unione Europea, sono state previste risorse dedicate alla cooperazione intercomunale e allo sviluppo integrato delle aree urbane. Con il Pnrr, i Comuni hanno ricevuto importanti risorse per promuovere lo sviluppo di progetti congiunti in settori strategici quali la transizione ecologica, la mobilità sostenibile, la digitalizzazione e il welfare comunitario. I fondi richiedono però una capacità di cooperazione intercomunale per raggiungere obiettivi di ampio impatto e realizzare opere significative in un’ottica di sostenibilità e competitività territoriale. Allo scopo il Ministero per gli Affari Regionali e Autonomie ha fornito linee guida e risorse per incentivare l’associazionismo tra comuni limitrofi, in particolare in regioni come la Calabria, dove la frammentazione amministrativa ostacola l’efficienza».

Il Piano Strategico Cosenza-Rende (2007) e il Piano Urbano della Mobilità (2008)

A livello locale, l’architetto ricorda che uno dei principali tentativi è stato il Piano Strategico Cosenza-Rende del 2007 «che avrebbe potuto costituire una pietra miliare per l’integrazione dei due comuni e di altri limitrofi, prevedendo una pianificazione unitaria dell’area urbana su temi strategici come infrastrutture, mobilità, sviluppo economico e politiche sociali. Grazie a un processo partecipativo ampio, il piano aveva prodotto studi di fattibilità e interventi concreti, ma si è arenato a causa di priorità diverse e divergenze politiche tra le amministrazioni comunali».
Una nuova opportunità è stata offerta, nel 2008, dal Piano Urbano della Mobilità dell’Area Urbana Cosenza-Rende mirato a rispondere alle esigenze di mobilità integrata, ridurre il traffico privato e a potenziare il trasporto pubblico. Se attuato, avrebbe permesso di raggiungere livelli di accessibilità e competitività territoriale significativi, facilitando lo spostamento di gran parte della popolazione provinciale verso l’area urbana in tempi ridotti. Tuttavia, le divergenze di visione sulla gestione della mobilità e la mancata sinergia politica, hanno vanificato il progetto, portando a una frammentazione delle iniziative e lasciando irrisolte le criticità del traffico e dell’accesso.

Uno striscione anti-fusione apparso la scorsa primavera su un balcone di Rende

La conurbazione impossibile per colpa delle rivalità

Dieci anni dopo quel piano, nel 2018, il riconoscimento della conurbazione Cosenza-Rende come uno dei tre poli urbani calabresi di livello regionale, nell’ambito del POR Calabria 2014-2020, ha aperto la strada a finanziamenti per la sostenibilità urbana e lo sviluppo integrato dell’area. «Questa opportunità avrebbe potuto rafforzare le infrastrutture comuni, migliorare i servizi e rendere più competitiva la conurbazione Cosenza-Rende. Tuttavia, l’assenza di una strategia condivisa e l’incapacità di superare le rivalità amministrative hanno impedito l’efficace utilizzo delle risorse disponibili, lasciando irrisolte le inefficienze che continuano a gravare sul territorio».
Anche i fondi del Pnrr – annota ancora Sabrina Barresi – e altri programmi nazionali, aventi analoghe finalità, sono stati in parte ostacolati. Cosenza e Rende, agendo in modo autonomo anziché come un’unità integrata, disperdono risorse e rallentano la modernizzazione delle rispettive amministrazioni. Le opportunità perse nella cooperazione tra Cosenza e Rende si collocano in un contesto di miopia politica e rivalità amministrative che hanno frenato qualsiasi tentativo di convergenza verso un modello urbano integrato. Ogni tentativo di pianificazione associata si è scontrato con resistenze locali, particolarismi e scarsa volontà di superare le divergenze, lasciando irrisolte le sfide della modernizzazione e dell’efficienza dei servizi. Di conseguenza le diseconomie di scala e le inefficienze strutturali continuano a gravare sulle comunità locali, privandole dei vantaggi che una reale integrazione potrebbe offrire.

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

La fusione risposta efficace ai bisogni delle comunità

«Gli esempi richiamati dimostrano come, negli anni, le amministrazioni non abbiano realmente perseguito politiche di cooperazione strutturata, nonostante le premesse, gli strumenti e le risorse fossero a loro disposizione. L’attuale proposta di unione tra i comuni non sembra rappresentare una soluzione autentica ai bisogni territoriali, ma appare piuttosto come un tentativo di ostacolare la più ambiziosa e strutturale proposta di fusione, che potrebbe finalmente condurre alla nascita della città unica, capace di rispondere efficacemente ai bisogni delle comunità, eliminando le diseconomie che ancora penalizzano lo sviluppo socio-economico di questo territorio» conclude Barresi. (euf)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Consulenza fiscale

Consulenza del lavoro

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui