Sanzioni previste dal Codice della Strada per l’uso del telefono alla guida: le novità introdotte dalle recenti modifiche legislative.
L’uso del cellulare alla guida è una delle principali cause di distrazione e di incidenti stradali. Proprio perciò la recente riforma del Codice della Strada ha inasprito le sanzioni per i conducenti che vengono pizzicati mentre maneggiano con lo smartphone mentre l’auto è in movimento, in fila al semaforo, nel traffico o al casello. In questo articolo vedremo, in particolare, qual è la multa per chi guida con il cellulare e in cosa consiste la nuova “sospensione breve della patente” prevista per coloro che hanno meno di 20 punti al momento dell’accertamento.
Questo articolo approfondisce la normativa vigente, illustrando le regole e le conseguenze per chi utilizza il telefonino quando è al volante.
Cosa dice il Codice della Strada sull’uso del cellulare alla guida?
L’articolo 173 del Codice della Strada vieta espressamente l’uso del cellulare durante la guida. In particolare, è vietato tenere in mano il cellulare, sia per telefonare che per inviare messaggi, navigare su internet, consultare le mappe o utilizzare app.
È consentito usare auricolari o bluetooth a patto però di avere entrambe le mani libere e pronte per tenere il volante, così come il codice impone.
Qual è la multa per la guida con il cellulare?
La sanzione per chi guida con il cellulare in mano parte da un minimo di 165 euro ad un massimo di 661 euro con decurtazione di 5 punti dalla patente.
Inoltre, in caso di nuova violazione entro due anni dalla prima (cosiddetta “recidiva”), si subisce la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi.
Se il trasgressore viene fermato, gli agenti gli ritireranno subito la patente, registrando l’azione nel verbale che includerà anche un permesso provvisorio di guida per consentire al conducente di spostare il veicolo in un luogo di custodia designato. Il documento rimarrà custodito presso il comando di polizia fino alla fine del periodo di sospensione, che decorre dalla data del ritiro.
Come funziona la sospensione breve della patente per chi guida col cellulare?
Con la legge di modifica del Codice della Strada viene inoltre introdotto l’articolo 218-ter, che prevede la cosiddetta sospensione breve della patente per chi ha commesso alcuni tipi d’infrazione giudicati lievi, tra cui anche la guida con telefonino in mano.
Tale sanzione scatta solo se il trasgressore ha sulla propria patente meno di 20 punti. In particolare, la sospensione della patente è di:
- 7 giorni se il conducente ha meno di 20 punti sulla patente;
- 15 giorni se ha meno di 10 punti.
Se l’infrazione provoca un incidente stradale (anche senza coinvolgere altri), il periodo di sospensione raddoppia, passando da 14 a 30 giorni.
Chi ha almeno 20 punti sulla patente riceve invece la sola sanzione pecuniaria compresa, come detto, tra 165 e 661 euro (in tale ipotesi la sospensione della patente scatta solo in caso di recidiva nel biennio).
L’articolo 218-ter fa riferimento al punteggio risultante, nell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, al momento dell’accertamento delle violazioni. Quindi, in caso di mancato aggiornamento dell’Anagrafe, la sospensione potrebbe colpire anche chi avesse già recuperato il punteggio in misura pari o superiore a 20 punti o non scattare nel caso inverso.
Anche quando gli agenti fermano subito il conducente, non è detto che abbiano sempre accesso diretto all’Anagrafe, per cui potrebbero non sapere che ci sono i presupposti per la sospensione breve.
L’identificazione del conducente
La sospensione breve può essere imposta solo se è possibile identificare chi stava guidando. Nella maggior parte dei casi, il trasgressore non viene fermato immediatamente: le infrazioni più comuni sono quelle rilevate da sistemi automatici o relative a parcheggi non autorizzati. Di conseguenza, il verbale viene inviato al proprietario del veicolo e le possibilità di identificare il conducente sono ridotte, come dimostra l’esperienza con la sospensione “normale”. A differenza di quest’ultima, la sospensione breve non permette di richiedere, tramite il verbale, i dati della patente di chi era alla guida al momento dell’infrazione. Pertanto, il proprietario che non fornisce tali informazioni non può essere sanzionato. Tuttavia, questo non significa che la sospensione breve non possa essere applicata se il guidatore non viene colto in flagrante. Ad esempio, in caso di incidente, se le infrazioni vengono rilevate non dalla pattuglia sul posto ma dagli agenti che analizzano la dinamica successivamente in ufficio, la certezza dell’identità del conducente, annotata dagli agenti, permetterà di applicare la sospensione al momento della notifica del verbale.
Cosa succede se si guida durante la sospensione della patente?
Chi guida durante il periodo di sospensione, rischia:
- una sanzione amministrativa pecuniaria minima di 2.046 euro (la Prefettura può aumentarla fino a 8.186 euro),
- la revoca della patente
- e il fermo amministrativo del veicolo (confiscato in caso di recidiva).
Ci sono delle eccezioni al divieto?
Il divieto di usare il cellulare alla guida non si applica nei seguenti casi:
- veicolo fermo: se il mezzo non sta circolando o ha il motore spento, è consentito utilizzare il cellulare.
- chiamata di emergenza: è permesso chiamare i numeri di emergenza (112, 113, 115, 118) in caso di necessità;
- dispositivi vivavoce o bluetooth: l’utilizzo di sistemi che consentono di telefonare senza tenere in mano il cellulare è consentito, purché non comportino l’uso delle mani.
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