Alpitour World, tra i leader in Italia dell’industria delle vacanze, dal 2017 controllato al 59% da Asset Italia 1 srl, veicolo di club deal di investitori organizzato da Tamburi Investment Partners (si veda altro articolo di BeBeez),, ha incassato da Banca Cassa di Risparmio di Savigliano un finanziamento da 20 milioni di euro per consolidare la sua posizione nel settore turismo, dov’è attiva da oltre 75 anni. I fondi ottenuti saranno utilizzati dal gruppo Alpitour World per sostenere il piano di sviluppo, in particolare per investimenti tecnologici e per il potenziamento e il restyling delle strutture alberghiere (si veda qui il comunicato stampa).
Nel dettaglio, Banca Cassa di Risparmio di Savigliano ha svolto il ruolo di banca arranger, banca agente e sottoscrittore di maggioranza dell’operazione. Al suo fianco, Banca Alpi Marittime, Cassa di Risparmio di Asti e Cassa di Risparmio di Fermo sono state le banche finanziatrici del pool.
Lo Studio PedersoliGattai ha agito quale consulente legale del pool delle banche finanziatrici. Alpitour World è stata assistita per gli aspetti legali dallo Studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici.
Gabriele Burgio, presidente e Ceo di Alpitour World, ha dichiarato: “Il sostegno di Banca Cassa di Risparmio di Savigliano e degli altri istituti coinvolti nel nostro piano di investimento è utile per rafforzare e ampliare le nostre attività consentendoci di rispondere alle esigenze di un mercato in costante evoluzione e di continuare ad offrire ai nostri ospiti un’esperienza di viaggio di alta qualità”.
Emanuele Regis, Direttore Generale di Banca CRS, ha concluso: “Grande soddisfazione perfezionare un’operazione di tale portata con un partner, Alpitour World, che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo. Un ringraziamento va alle banche finanziatrici che ci hanno affiancato nell’operazione dimostrando come un pool di banche legate al territorio possa offrire supporto anche a realtà di grandi dimensioni e respiro internazionale”.
Alpitour World è stato fondato a Cuneo, conta oltre 4.700 collaboratori, 7 sedi in Italia e numerose società controllate in 16 paesi del mondo. Nel corso degli anni ha diversificato il proprio modello di business affiancando alle attività core di tour operator la gestione di strutture alberghiere dedicate al turismo balneare, dimore luxury e resort internazionali attraverso i brand Voihotels e Vretreats e specializzandosi nel trasporto aereo offrendo oltre 50 destinazioni raggiungibili dai principali aeroporti italiani grazie all’attività svolta dalla compagnia aerea Neos.
Come detto, TIP è azionista indiretto di Alpitour, appunto attraverso Asset Italia, il quale a sua volta possiede al 100% Asset Italia 1 srl che detiene (su base fully diluted) circa il 59% di Alpitour: da un latto, infatti, possiede il 49,9% di Alpiholding srl., che a sua volta possiede il 40,90% del capitale di Alpitour (43,14% fully diluted), sia una partecipazione diretta in Alpitour del 35,18% (37,11% fully diluted). A fine settembre 2023, TIP ha annunciato di aver dato mandato a Goldman Sachs Bank Europe di gestire il processo di vendita di Alpitour (si veda altro articolo di BeBeez) e a fine gennaio scorso si parlava di cinque potenziali interessati: Certares, lo stesso fondo di private equity statunitense che a fine 2022 aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per l’allora Alitalia; la spagnola Wamos, terzo gruppo turistico più importante della penisola iberica; la tedesca TUI, una delle maggiori compagnie al mondo; e altre due multinazionali del settore, di cui una americana e l’altra asiatica (si veda altro articolo di BeBeez). Gli ultimi rumor, circolati a fine febbraio, dicevano invece che la short list selezionata dagli advisor si fosse ridotta a soli tre pretendenti: Certares, un gruppo strategico asiatico e un private equity internazionale. Il tutto per una valutazione di Alpitour compresa tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro e per una exit che si diceva potesse essere condotta non solo come vendita ma anche come ipo (si veda altro articolo di BeBeez ).
Poi però, lo scorso maggio, in occasione della presentazione dei conti trimestrali al 31 marzo, TIP ha fatto sapere di volerne rallentare l’attività mirata alla sua valorizzazione vista la bontà dei risultati in corso e il rafforzamento delle prospettive positive (si veda altro articolo di BeBeez). Già in occasione della presentazione dei suoi conti 2023, TIP aveva sottolineato che Alpitour ha contributo in modo rilevante al risultato 2023 della holding, ricordando la sua forte crescita e “che nell’esercizio 2022/23 (chiuso al 30 ottobre) ha raggiunto un ottimo risultato grazie all’andamento del settore, ma soprattutto grazie agli investimenti effettuati ed all’ottimizzazione della struttura e del modello di business realizzati durante il periodo pandemico” (si veda altro articolo di BeBeez). L’esercizio 2022-2023 di Alpitour che si è chiuso il 31 ottobre 2023, infatti, ha registrato risultati in netto miglioramento con ricavi lordi per 2,3 milioni (da 1,9 miliardi), ricavi netti per 1,95 miliardi (da 1,6 miliardi), un ebitda di 253,7 milioni (da 142,5 milioni), un utile netto di 40,6 milioni (da una perdita netta di 29,2 milioni), a fronte di un indebitamento finanziario netto di 1,35 miliardi (da 1,39 miliardi) e di un patrimonio netto di 88,3 milioni (da 53,1 milioni)(si vedano qui il bilancio 2023 e qui il bilancio al 31 ottobre 2022). Nel primo trimestre 2024 Alpitour ha poi migliorato ulteriormente l’ebitda consuntivato nel periodo dopo aver registrato per la prima volta nella sua storia, un primo trimestre positivo a livello di ebitda (si veda altro articolo di BeBeez). Anche il secondo semestre ha avuto un andamento ulteriormente positivo, confermando come il miglioramento di redditività registrato nello scorso esercizio possa essere considerato strutturale e il livello attuale di raccolta ordini è tale da consentire la previsione di un risultato estremamente positivo per tutto l’esercizio in corso (si veda altro articolo di BeBeez). Allo stesso modo, si legge nella nota diffusa ieri da TIP a proposito dei conti dei 9 mesi, il gruppo ha registrato ottime performance (si veda qui il comunicato stampa).
Negli ultimi tempi di Alpitour si è parlato molto per un possibile disinvestimento insieme a quello in Limonta (si veda altro articolo di BeBeez). Ricordiamo che a fine settembre 2023 TIP aveva annunciato di aver dato mandato a Goldman Sachs Bank Europe di gestire il processo di vendita di Alpitour (si veda altro articolo di BeBeez), e che a fine gennaio 2023 si parlava di cinque potenziali interessati: Certares, lo stesso fondo di private equity statunitense che a fine 2022 aveva ottenuto l’esclusiva a trattare per l’allora Alitalia (si veda altro articolo di BeBeez); la spagnola Wamos, terzo gruppo turistico più importante della penisola iberica; la tedesca TUI, una delle maggiori compagnie al mondo; e altre due multinazionali del settore, di cui una americana e l’altra asiatica (si veda altro articolo di BeBeez). Altri rumor dicevano invece che la short list selezionata dagli advisor si fosse ridotta a soli tre pretendenti: Certares, un gruppo strategico asiatico e un private equity internazionale. Il tutto per una valutazione di Alpitour compresa tra 1,3 e 1,5 miliardi di euro e per una exit che ora si dice potrebbe essere condotta non solo come vendita ma anche come ipo.
Proprio alla luce dei buoni numeri degli ultimi trimestri, il processo di disinvestimento potrebbe riprendere. Circa un mese fa, in occasione di un incontro con gli investitori, TIP avrebbe presentato Alpitour World come“ormai pronta per un processo di quotazione, senza ovviamente escludere altre strade (si veda qui L’AgenziadiviaggiMagazine).
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