Ancora ricercati gli autori della devastazione. Nella notte tra il 26 e 27 settembre avevano preso a martellate le lavagne elettroniche e allagato la scuola: il conto sostenuto dal Comune di Sondrio. Trecento ragazzi erano stati trasferiti: rientrano il 21
Danni per oltre duecentomila euro e quasi due mesi di lavori per consentire la riapertura dell’istituto. Mentre i vandali che nella notte tra il 26 e il 27 settembre hanno devastato la scuola media Ligari di Sondrio non hanno ancora un volto e un nome, gli interventi di messa in sicurezza portati avanti celermente dall’amministrazione si sono invece conclusi nelle scorse ore. Gli alunni torneranno in aula il prossimo 21 novembre, come comunicato alle famiglie dalla dirigente Ombretta Meago e riportato da La Provincia di Sondrio e Unica Tv. Sono state sostituite le lavagne interattive multimediali, distrutte a martellate, e le apparecchiature elettroniche rese inutilizzabili dall’acqua, colata dai soffitti.
Rinforzate le solette dei tre piani completamenti allagati con gli idranti, ripristinato l’impianto elettrico, sostituiti gli estintori. La spesa supera i 150mila euro, a cui si aggiungono i costi del materiale scolastico, altre decine di migliaia di euro per ricomprare una ventina di personal computer e lim. «Gli operai hanno lavorato anche nei fine settimana- spiega il sindaco di Sondrio, Marco Scaramellini-. Abbiamo approvato un debito fuori bilancio per l’acquisto delle apparecchiature elettroniche, che resteranno alla scuola. E’ stato fatto il possibile per accelerare la riapertura». Il rientro avverrà dopo un momento di confronto collettivo con amministratori, docenti e studenti sul grave atto vandalico, che ha indignato l’intera comunità.
I 300 alunni, dopo una settimana di sospensione delle lezioni e la successiva con la didattica a distanza, dai primi giorni di ottobre sono stati accolti in altri istituti scolastici della città. «È stata colpita la collettività in modo vigliacco. Chiunque abbia agito dovrà pagare per quanto fatto», conclude Scaramellini.
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