Manutenzioni al rallentatore, scatta l’Sos artigiani #finsubito prestito immediato

CREMONA – La ricerca di un artigiano per i piccoli (necessari e molto spesso urgenti) lavori domestici sta diventando sempre più un’odissea, con tempi lunghissimi o addirittura senza porti di sbocco. Un’esperienza comune a molti, per la quale non sembrano profilarsi soluzioni, almeno nel breve e medio termine. «È un tema al centro del mio programma di mandato», commenta il presidente di Confartigianato Cremona, Stefano Trabucchi.

Stefano Trabucchi (Confartigianato Cremona)

«Il problema legato alla scarsità di manodopera specializzata si pone da tempo, e non è certo facile da affrontare. Del resto, l’inverno demografico che stiamo attraversando non concede margini di manovra particolari. Mancano giovani che vogliono diventare apprendisti. Noi insistiamo sulla strada che abbiamo già intrapreso: ‘pubblicizzare’ il più possibile il nostro lavoro soprattutto tramite incontri nelle scuole, sostenere le occasioni di formazione (a partire dall’offerta degli Its), e sottolineare la valenza del lavoro autonomo e dal fare impresa. È un investimento – anche in termini di tempo – assolutamente necessario».

«Lo squilibrio tra domanda e offerta di personale specializzato rappresenta purtroppo una caratteristica ormai consolidata del sistema economico nazionale, e come tale interessa anche il nostro comparto», sottolinea il presidente della Cna provinciale, Marcello Parma. «Se da un lato la disponibilità è del tutto insufficiente per soddisfare le richieste delle aziende, dall’altro il sostanziale dimezzamento dei benefici fiscali per i lavori di ristrutturazione delle abitazioni – passati in poco tempo dal 110% a circa il 60% – ha ridotto in proporzione la domanda e determinato lo spostamento di manodopera verso altre attività».

Marcello Parma (Cna)

Una ‘tempesta perfetta’ alla quale si aggiungono problemi di ricambio e reclutamento, divenuti endemici in una città segnata da un tasso di invecchiamento da primato nazionale. Allora, che fare? «Puntare sulla formazione, sugli Its, sulla possibilità di trasferire ai ragazzi un livello di capacità e conoscenze in grado almeno di farli cominciare. Sapendo – conclude Parma – che la preparazione richiede comunque del tempo: dai tre ai cinque anni».

Marco Bressanelli (Libera Artigiani di Crema)

Per Marco Bressanelli (che guida la Libera Artigiani di Crema), «i nostri artigiani sono professionisti di alto livello e all’avanguardia, capaci di rispondere ad ogni esigenza del mercato. La domanda in Italia è solida, perché siamo un popolo con il ‘culto’ della casa (lo dimostra la percentuale altissima di proprietari), e gli incentivi restano un elemento fondamentale. Come nel caso degli ecobonus, il cui utilizzo influisce positivamente sull’ambiente e sulla bolletta. Il cuore della questione sta nelle difficoltà del ricambio generazionale. Dobbiamo restituire al nostro lavoro ‘appetibilità’ e prestigio agli occhi di tutti. Basta parlare solo di quello che non va e dei sacrifici, insiti peraltro in ogni professione. Questa attività può dare soddisfazioni, regalare l’orgoglio di un ‘saper fare’ che unisce tradizione e innovazione nel generare un prodotto o un servizio eccellenti. Noi facciamo la nostra parte: con incontri tecnici, importanti iniziative di tutoraggio, assumendo giovani che spesso poi si mettono in proprio. Se lo Stato ci desse una mano riducendo in modo ancora più incisivo il cuneo fiscale, non sarebbe tutto a carico nostro. E si potrebbe fare di più».