Per studenti e docenti è caccia al biglietto per le regioni del Sud tra attese (annunciate) di 14 o 23 ore in aeroporto. Tariffe ferroviarie fino a 300 euro. E con Flixbus non va meglio
Ma quanto costa tornare a casa per Natale? È la domanda che si stanno facendo i 44mila studenti fuori sede che hanno scelto quest’anno il Piemonte per studiare (fonte: Unito), distribuiti principalmente tra Torino e Novara. Un numero verosimile di viaggiatori tra dicembre e gennaio tra il Nord e il Sud Italia: certo c’è da sottrarre l’8% di studenti internazionali, ma allo stesso modo occorre contare il dato mai rilevato ufficialmente dei lavoratori Miur fuori sede. Si tratta di supplenti, personale ATA, amministrativi che per fare punteggio in graduatoria arrivano da altre regioni per un anno di lavoro nelle scuole piemontesi. Tutti, alla ricerca in questo momento della tariffa perfetta per spostarsi verso le città d’origine.
La spesa media
D’altronde si sa: sotto le feste c’è sempre un rincaro dei prezzi del costo dei biglietti. È la legge del mercato. Tuttavia lo scorso anno su questi aumenti erano intervenuti anche Federconsumatori e diversi atenei, richiamando un’attenzione maggiore, se non un controllo, da parte delle diverse compagnie aeree o di trasporto di fronte a una spesa media di 500 euro a persona, tra andata e ritorno con la città di origine.
Per i fuori sede piemontesi si tratta principalmente delle zone di Bari, Brindisi, Palermo e Napoli: sono infatti queste le stazioni o gli aeroporti principali d’arrivo da Torino che per chi si prepara a fare i bagagli secondo l’ultimo report pubblicato da Talents Venture.
Sul podio delle regioni dei fuori sede dal sud Italia, in Piemonte si ritrova al primo posto la Puglia, seguita da Sicilia e in percentuale più ridotta dalla Basilicata e infine dalla Campania.
«Il problema è che non tutti possiamo permetterci di viaggiare in macchina, principalmente perché non abbiamo proprio un mezzo a Torino. Tra amici è partita la caccia al biglietto già dagli inizi di ottobre, per evitare di ritrovarci con i prezzi folli dello scorso dicembre» racconta Gabriele Mantoviello, iscritto alla Facoltà di Economia di corso Unione Sovietica ma residente in un piccolo paese vicino Matera.
In macchina
Quindi per le feste a casa? Opzione uno: il treno. Se arrivare e tornare fino a Napoli vede una tariffa abbastanza standard (tra i 79 e i 179 euro nel mese di dicembre), i biglietti per le città collegate alle stazioni che si trovano nelle regioni più gettonate dai fuori sede invece lievitano: se in questi giorni arrivare fino a Bari costa tra i 92 e i 197 euro, i treni sotto le feste sono già tutti esauriti.
Restano solo i biglietti tra i 150 e i 308 euro, senza dimenticare di aggiungere dai 92 ai 166 euro di viaggio per il ritorno. Per Brindisi stessa storia: non ci sono più biglietti in treno se non a 201 o 346 euro (per aggiungere poi dai 140 ai 178 euro di biglietto di andata). E ancora, Palermo: gli orari per Porta Nuova – Palermo Centrale sono praticamente tutto esauriti, mentre ci sono ancora dei biglietti dai 190 ai 237 euro per il ritorno.
In pullman
Opzione due: il bus. Con Flixbus si arriva a Bari con un biglietto dai 122 ai 196 euro, a Lecce spendendo dai 140 ai 192 euro, a Brindisi dai 141 a 237 euro. Palermo da 210 a 263 euro, Napoli da 81 a 149 euro. A queste tariffe occorre poi aggiungere magari il costo del bagaglio, e ovviamente il costo del ritorno.
In aereo
Infine opzione tre: l’aereo. A vederli online le tariffe dei biglietti sembrano alquanto vantaggiosi: dai 129 euro (Ita Airways) ai 179 euro (Ryanair) per Bari. Brindisi intorno ai 119 euro (Ita Airways), 165 con Ryanair. Palermo dai 155 euro con Ita Airways o 274 euro con Volotea. Napoli
Da 155 a 209 euro.
«Si ma in realtà si tratta di viaggi della speranza» scherzano alcuni studenti fuorisede davanti al Campus Einaudi. Perché in realtà sono tratte di diverse ore rispetto alla solita oretta di tragitto: per arrivare a Bari il 19 dicembre si possono impiegare dalle 3 ore e 40 minuti (Ita Airways, 129 euro) alle 7 ore e 45 minuti (129 euro). Stessa cosa per Brindisi: ci sono tratte anche da 8, 14 o 23 ore (a 156, 114, 119 euro). Per Palermo si sta in attesa dalle 4 alle 10 ore, con tariffe che vanno da 386 a 217 euro. Napoli Capodichino stessa dinamica: attese dalle 3 alle 14 ore, con prezzi dai 155 euro con Ita Airways a 242 con Ryanair. Solo bagaglio a mano, a cui aggiungere ancora il biglietto di ritorno.
Il totale per il ritorno a casa quindi? E’ un costo che si aggira dai 250 ai 500 euro a persona. I giorni che sono stati presi in considerazione dai portali di ricerca sono stati il 19 e il 20 dicembre per l’andata, il 3 e il 4 gennaio per il ritorno a Torino. «D’altronde all’Università c’è sessione d’esame fino a quella data, e con la ripresa poi dopo l’Epifania della nuova finestra di esami, quindi è molto complesso spostarsi in altri giorni. Sembra fatto apposta, perché già anticipando di qualche giorno rispetto al 20 dicembre si possono anche trovare dei biglietti a tariffe più vantaggiose» spiegano gli universitari di campus Einaudi. Un rischio che fa preoccupare anche le scuole, soprattutto per il personale Miur: «Non vorremmo che questo meccanismo facesse svuotare il personale prima delle chiusure natalizie, che per approfittare del prezzo più basso prima del 20 dicembre (giorno di chiusura delle scuole, ndr) per tornare a casa richiedono ferie in massa»denuncia invece la maestra Cristina, coordinatrice di una scuola fuori Torino.
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