Pronti a giocare la partita delle materie prime critiche sia lo sfruttamento dei siti attivi, sia con il recupero di quelli che arrivano dalle lavorazioni minerarie dismesse e delle cave.
A sottolinearlo è stato l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani nel corso del Convegno organizzato a Nuoro da Sardegna ricerche sulla situazione dell’industria estrattiva sarda e sul ruolo dell’economia circolare nelle strategie di crescita e di sviluppo, questa mattina a Nuoro.
Un settore che conta circa 170 cave e una quarantina di concessioni minerarie. Attualmente in Sardegna le miniere metallifere hanno cessato l’attività estrattiva da anni, ma è in fase di riattivazione il sito di Silius dove si andrà a coltivare fluorite. L’attenzione degli addetti ai lavori ma anche delle istituzioni è, però, per l’eredità lasciata dalle precedenti attività minerarie e a un eventuale riutilizzo in un’ottica di economia circolare.
“Per noi – ha detto l’assessore dell’Industria – è ovviamente molto importante che le imprese possano lavorare dallo sfruttamento dei materiali, compresi i marmi su cui c’è una grande eccellenza”.
Poi un altro passaggio su un altro aspetto, in cui la valorizzazione dei materiali inseriti nell’elenco delle materie critiche si unisce all’economia circolare e anche alle bonifiche.
“All’attività estrattiva – ha aggiunto – vorremmo unire la possibilità di utilizzare gli sfridi di lavorazione del settore dei marmi e gli scarti delle lavorazione minerarie per ricavare le materie prime critiche. In questo senso, investiremo nella ricerca creando sinergie e favorendo l’incontro tra università, mondo imprenditoriale e amministrazione regionale, al fine di incentivare le imprese nell’utilizzo di questi scarti-risorse attraverso processi innovativi e uno sviluppo sostenibile”.
Il riferimento è alla possibilità di lavorare gli scarti di lavorazione, si tratta delle discariche realizzate nel 1900 ai margini dei cantieri minerari e da cui, oggi, le nuove tecniche di lavorazione possono consentire l’estrazione dei materiali critici.
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