Tre misure per migliorare l’efficienza e la trasparenza della giustizia amministrativa: la mozione degli avvocati amministrativisti, approvata al congresso dell’8 e 9 novembre, prevede l’istituzione di consigli giudiziari amministrativi presso i TAR, la creazione di un consiglio direttivo per il Consiglio di Stato, l’ integrazione degli avvocati nel consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa.
Si è tenuta a Roma l’8 e il 9 novembre scorso l’assemblea dell’unione nazionale degli avvocati amminsitrativisti (UNAA), alla presenza del Presidente del Consiglio di Stato, Luigi Maruotti, del Vice Ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, e della Vice presidente del Senato, Anna Rossomando, oltre ai numero avvocati provenienti da tutta Italia.
Al centro del congresso l’obiettivo di migliore la governance della giustizia amministrativa, coinvolgendo gli avvocati.
Nella mozione approvata l’8 novembre gli amministrativisti chiedono il coinvolgimento degli avvocati nella organizzazione attraverso tre misure principali:
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l’Istituzione di consigli giudiziari amministrativi presso ogni TAR e relative sezioni staccate, con composizione mista di magistrati e avvocati, e con l’obiettivo, nell’ambito della funzione consultiva di consigli, di monitorare e migliorare l’organizzazione e la gestione delle risorse, con trasparenza ed efficienza.
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la creazione di un Consiglio direttivo per il consiglio di Stato, analogo a quello esistente in Cassazione, con presenza degli avvocati all’interno, per migliorare la capacità di pianificazione strategica e la gestione operativa dlel’organo.
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L’integrazione degli avvocati nel Consiglio di Presidenza della Giustizia amministrativa, per valorizzare il contributo dell’avvocatura specialistica, contribuendo con la prospettiva pratica ale riforme organizzative.
Sul piano della riduzione dell’arretrato i dati presentati al Congresso sembrano positivi.
Al Consiglio di Stato i procedimenti pendenti sono scesi del 20% passando dai 17057 del 2022 ai 13634 del 2023, mentre al TAR la diminuzione è dell’8,3,% passando dai 108292 del 2022 ai 88.292 del 2023.
Anche i tempi della giustizia sono in miglioramento, considerando che il CdS ha ridotto a 32 giorni il tempo medio del giudizio cautelare e che al Tar il tempo medio di un procedimento in materia di appalti si attesta a 107 giorni.
Punto centrale per gli amministrativisti è quello però di coniugare efficienza e tutela dei diritti dei cittadini e delle imprese.“Il problema reale della giustizia amministrativa oggi”, ha ribadito il Presidente UNAA Orazio Abbamonte “è l’effettività delle tutele. Non basta rispondere in tempi ragionevoli, ma è necessario che la risposta sia adeguata ed incisiva. Se velocizzare i processi comporta decisioni di mero rigetto che non apportano alcun cambiamento, non stiamo offrendo una giustizia effettiva”.
Convergenza tra gli avvocati e il Presidente del Consiglio di Stato non solo sull’inclusione dell’avvocatura nei consigli giudiziari ma anche sulla necessità di dotarsi di una disciplina rigorosa per l’uso dell’intelligenza artificiale nei giudizi amministrativi.
La mozione approvata da UNAA prevede a riguardo la regolamentazione dei sistemi di IA per assicurare trasparenza e riserva di umanità nelle decisioni automatizzate, con l’impiego dell’IA limitato a funzione di supporto e mai sostitutive delle competenze del giudice.
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