Milano è tra le città dove, economicamente parlando, è più difficile acquistare casa. Ma non è al primo posto. Lo rivela un report realizzato dall’Ufficio studi di Idealista sul terzo trimestre del 2024, che definisce lo ‘sforzo economico’ come percentuale di reddito medio annuale necessario. Sul podio, in ordine, ci sono Venezia, Bolzano e Milano. Lo sforzo per l’acquisto di una casa nel capoluogo lombardo è pari al 34,2% contro il dato nazionale che si attesta solo al 19%. Venezia svetta nella classifica: per comprare casa nella città veneta è necessario uno sforzo pari al 39% del reddito annuo.
Lo studio si è concentrato sull’acquisto di un appartamento medio con due stanze, prendendo in esame le rate di un mutuo standard e confrontandole con i redditi medi delle famiglie. La situazione varia molto di capoluogo in capoluogo. In 34 città il tasso di sforzo per l’acquisto di una casa ha superato la media italiana.
Nonostante i numeri siano elevati, c’è da sottolineare che l’effort economico necessario per comprare casa in Italia è in calo nel 61% delle città. È il caso, anche, di Milano che si trova tra i capoluoghi con il ribasso più marcato segnando un calo del 5,5% rispetto al 2023 sotto solo a Bolzano scesa del 6,5%. Per quanto riguarda, invece, l’hinterland milanese, il tasso di sforzo pur superando la media italiana resta sotto il limite critico di un terzo del reddito familiare.
Il calo del tasso di sforzo riflette una combinazione di fattori. Secondo Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’Ufficio studi di Idealista, da un lato ci sono gli interventi della Bce “che hanno abbassato i tassi di interesse, hanno resto più convenienti i mutui, riducendo il costo del credito per gli acquirenti”. Inoltre, “il mercato immobiliare italiano si sta stabilizzando, con prezzi degli immobili che in alcune aree mostrano una crescita moderata o stagnante”, conclude De Tommaso.
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