Mercoledì mattina in tribunale a Bologna la procedura per la vendita delle due aziende reggiane in liquidazione giudiziale. Senza il capannone di Correggio, la base d’asta è di appena un milione e 300mila euro
REGGIO EMILIA – La crisi della reggiana Werther International e della correggese Sicam è arrivata all’atto finale. Dopo la liquidazione giudiziale disposta il 28 maggio scorso dal tribunale di Bologna, le due aziende stanno per andare all’asta insieme alla consociata Apac.
L’udienza per la vendita è in programma mercoledì 20 novembre in tribunale a Bologna. La base d’asta per Werther e Sicam, che producono attrezzature e sistemi per autofficine, sollevatori e smonta gomme, è di appena un milione e 368mila euro, una cifra che la dice lunga sulla profondità della crisi delle due aziende. Apac andrà invece all’asta a 727mila euro. L’avviso di vendita prevede anche la possibilità di comprare, insieme a Werther e Sicam, il capannone industriale di Correggio in cui ha sede quest’ultima azienda. In questo caso la base d’asta sfiora gli 8 milioni di euro.
In altre parole, l’immobile – che è dotato di impianto fotovoltaico – vale più delle tre aziende messe assieme. I ricavi, che ancora nel 2021 superavano nel complesso gli 80 milioni di euro, sono crollati a fine 2023 a meno di 28 milioni. E nei primi sei mesi di quest’anno il calo è proseguito. Addirittura, Sicam ha fatturato appena 1,3 milioni.
Nonostante le numerose uscite, Werther e Sicam impiegano ancora complessivamente 90 dipendenti. In questa fase, la tutela della continuità aziendale e dei posti di lavoro passa necessariamente attraverso il collocamento sul mercato delle aziende. Curatori giudiziali sono l’avvocato Danilo Galletti e i commercialisti Roberto Cassani e Chiara Mazzetti.
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