- Per ottenere più bonus, agevolazioni e vantaggi fiscali è possibile abbassare l’indicatore ISEE, rimanendo nella legalità, utilizzando alcune strategie.
- L’ISEE è l’Indicatore Economico della Situazione Equivalente e fotografa la situazione reddituale e patrimoniale dei nuclei familiari in un determinato periodo.
- Per abbassare l’ISEE legalmente si può intervenire in diversi modi: modificando il nucleo familiare, la giacenza media sul conto corrente oppure agendo sui beni mobili e immobili.
Avere un ISEE basso garantisce alle famiglie l’accesso a maggiori agevolazioni, sconti e bonus. Non tutti sanno, però, che è possibile abbassare legalmente l’indicatore economico, reddituale e patrimoniale per ottenere aumenti, ad esempio, sull’assegno unico o sugli altri sussidi statali. Come fare?
Ci sono diversi aspetti da prendere in considerazione per effettuare il calcolo dell’ISEE: a partire dalla composizione del nucleo familiare, passando per i redditi conseguiti nel corso dell’anno, fino al patrimonio mobiliare e immobiliare posseduto da ciascun componente della famiglia. Ognuno di questi aspetti può essere modificato, sempre nell’ambito della legalità, per ridurre il valore dell’ISEE.
Scopriamo in questa guida alcuni consigli e trucchi su come abbassare l’ISEE legalmente, quando conviene farlo e su cosa bisogna agire per ridurre l’indicatore economico.
Come abbassare l’ISEE legalmente
Se il tuo indicatore economico è troppo alto per richiedere determinate agevolazioni, devi sapere che è possibile abbassare l’ISEE in modo legale per ottenere maggiori vantaggi.
Entro il 31 dicembre 2024 deve essere presentata la Dichiarazione Sostitutiva Unica, cioè quel documento nel quale i cittadini dichiarano tutti i dati utili per il calcolo dell’ISEE. Considerando che l’indicatore ordinario fotografa la situazione reddituale e patrimoniale relativa ai due anni precedenti, le strategie che adotterai quest’anno daranno i loro frutti sull’ISEE 2026.
Tuttavia, puoi sempre richiedere l’ISEE corrente, a particolari condizioni, cioè quell’indicatore che tiene conto dei redditi e del patrimonio aggiornati agli ultimi 12 mesi.
Ricorda che dichiarando il falso rischi di incorrere in gravi sanzioni: è vero che è possibile ridurre l’ISEE agendo su redditi e patrimonio, ma non bisogna mai omettere dati o evadere il Fisco per soddisfare i requisiti richiesti per ottenere determinate agevolazioni.
Chi non dichiara tutti i propri dati all’interno della dichiarazione dei redditi (propria o dei familiari) al fine di ottenere agevolazioni e bonus statali, infatti, rischia di incorrere in una sanzione amministrativa pari al triplo dell’importo goduto con i sussidi.
Chiedere l’ISEE corrente: cos’è e come funziona
Nel caso in cui la condizione economica del tuo nucleo familiare nel 2024 sia meno vantaggiosa rispetto a quella registrata nel 2023, puoi richiedere l’ISEE corrente (nel 2025). Questo è il primo metodo che ti permette di ridurre l’indicatore economico per ottenere maggiori vantaggi.
Questo indicatore, che fotografa la situazione reddituale e patrimoniale degli ultimi 12 mesi, si può richiedere solo alla soddisfazione di almeno una di queste condizioni:
- variazione della condizione lavorativa, ovvero perdita del posto di lavoro o di eventuali sussidi statali;
- situazione reddituale complessiva del nucleo variata in percentuale superiore al 25%;
- situazione patrimoniale complessiva del nucleo variata in percentuale superiore al 20%.
Se invece la tua condizione economica è migliorata nel 2024, puoi richiedere l’ISEE ordinario (relativo ai redditi conseguiti 2 anni prima).
Abbassare l’ISEE modificando il nucleo familiare
Il metodo più semplice per abbassare l’ISEE è agire sulla composizione del nucleo familiare, in modo da escludere dal calcolo alcune persone (qualora vi sia la possibilità), oppure modificare la residenza. Puoi sfruttare due strategie:
- modificare lo stato di famiglia, ovvero escludere alcuni componenti dal proprio nucleo familiare;
- spostare la tua residenza (o quella di un familiare) presso un’altra abitazione.
All’interno dell’indicatore economico vengono prese in considerazione tutte le persone che abitano sotto lo stesso tetto e che risultano fiscalmente a carico. A tal fine, è possibile modificare lo stato di famiglia andando a escludere alcune persone che, seppur presenti sotto lo stesso tetto, si possono considerare come un nucleo familiare separato e distinto.
Il caso più semplice è quello dei coinquilini, ovvero i soggetti che non sono legati da alcun vincolo affettivo o di parentela pur vivendo sotto lo stesso tetto.
In alternativa, i componenti del nucleo familiare che detengono maggiori redditi o patrimoni possono spostare la propria residenza presso un’altra abitazione in modo da non risultare all’interno del medesimo ISEE.
Abbassare l’ISEE con la giacenza media sul conto corrente
Un altro metodo utile per abbassare l’indicatore economico è agire sul conto corrente bancario o postale: scegliere un conto cointestato permette di considerare la giacenza media per la metà dell’importo.
Per poter sfruttare questa tecnica, però, è necessario cointestare il conto con una persona di fiducia esterna al nucleo familiare così da non dover considerare la sua giacenza media nel calcolo dell’ISEE.
Attenzione però alla scelta del cointestatario: a volte è meglio tenere l’ISEE un po’ più alto piuttosto che correre il rischio di condividere il conto corrente.
Abbassare l’ISEE con proprietà o investimenti
Intervenire sulle proprietà immobiliari di un nucleo familiare permette di abbassare l’indicatore ISEE: le case e i terreni, infatti, aumentano l’indicatore economico soprattutto se sono inservibili e inabitati. Meglio quindi concedere l’usufrutto, dato che la nuda proprietà non viene conteggiata nell’indicatore.
Grazie a una recente novità per quanto riguarda i beni mobili, invece, è possibile investire in BTP e titoli di Stato senza doverli conteggiare nell’ISEE. Il limite annuo per godere di questi vantaggi è un investimento di 50mila euro.
La novità è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2024, che esclude anche libretti di risparmio e i buoni fruttiferi postali.
Come abbassare l’ISEE universitario
Anche gli studenti possono abbassare l’ISEE universitario per pagare meno tasse accademiche: in questo caso, come si può intervenire legalmente?
La differenza principale tra ISEE ordinario e ISEE Università consiste nel fatto che quest’ultimo considera la situazione reddituale e patrimoniale del singolo studente in base alla sua eventuale dipendenza o indipendenza dal nucleo familiare dei genitori, sia dal punto di vista reddituale che abitativo.
Oltre alla possibilità di richiedere l’ISEE corrente, gli studenti possono agire sulla composizione del nucleo familiare, spostando la propria residenza nella città dove stanno studiando: così facendo risulterebbero esclusi dal calcolo del reddito e patrimonio dei genitori.
Non solo: per non risultare più a carico dei genitori, gli universitari possono svolgere piccoli lavoretti che consentano loro di risultare indipendenti rispetto al proprio nucleo familiare.
Come ridurre l’ISEE 2024 – Domande frequenti
Nel 2024 le famiglie che hanno un indicatore ISEE inferiore ai 15.000 euro possono richiedere numerosi sconti, bonus e agevolazioni. Possedere un ISEE sotto questa soglia, quindi, comporta dei vantaggi.
Tutti i soggetti fiscalmente a carico, anche se non conviventi, sono contati all’interno del nucleo familiare: pertanto, un metodo utile per abbassare l’ISEE è spostare la propria residenza, uscire dal nucleo familiare e non essere considerati ancora fiscalmente a carico.
In termini reddituali, si stima che un ISEE di 40.000 euro corrisponda a un guadagno netto annuo compreso tra 30.000 e 35.000 euro, ovvero circa 2.500 euro al mese per il nucleo familiare (considerando 13 mensilità, si otterrebbero cifre maggiori).
Chiunque presenti dichiarazioni non veritiere, proprie o dei membri del nucleo familiare, al fine di fruire dei sostegni dello Stato, è soggetto a una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una somma del triplo rispetto a quella percepita.
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