Fin dal 2014 è stato intrapreso un percorso di crescita puntando sul valore dell’inclusività. Che si riassume oggi con 290 dipendenti, di cui il 52% donne e il 35% stranieri, di 34 diverse nazionalità provenienti dai 5 continenti. Oltre a progetti di inserimento lavorativo a sostegno delle persone richiedenti asilo e di quelle fragili.
L’Asc srl, la società che gestisce i McDonald’s di Monza, Concorezzo, Biassono e Vimercate, non ha però intenzione di fermarsi. Nei prossimi giorni, grazie a una collaborazione con l’associazione “Seconda Chance”, nata per favorire l’integrazione lavorativa di detenuti meritevoli e a fine pena, saranno infatti 4 i nuovi inserimenti all’interno dei team dei ristoranti brianzoli. Si tratta appunto di 4 detenuti ammessi al lavoro esterno, che saranno assunti per entrare a far parte dello staff, avendo così la possibilità di riscattarsi.
“Siamo estremamente orgogliosi di aver intrapreso questo nuovo percorso a fianco di ‘Seconda Chance’ – dichiara Antonio Scanferlato, licenziatario dei McDonald’s di Monza e della Brianza – Un’esperienza preziosa con cui vogliamo offrire una seconda possibilità a chi ha scontato il suo debito con la giustizia, nella convinzione che, attraverso il lavoro, ciascuno possa trovare la propria dignità”.
Progetti che mettono al centro le persone
“La nostra è una realtà che da sempre ha scelto di concentrare le proprie risorse a sostegno di progetti che mettono al centro la persona e l’inclusione e che possono avere una reale ricaduta sulla vita di ciascuno, offrendo un lavoro e un luogo in cui sentirsi accolti e accompagnati in un percorso di integrazione sociale e crescita professionale. Un investimento che porta grandi benefici, sia alla persona che all’azienda” chiarisce ancora Scanferlato.
La sua azienda, l’Asc srl, appunto licenziataria McDonald’s Italia, fin dai primi anni di attività, ha promosso progetti a sostegno dei più fragili, offrendo opportunità lavorative e di crescita professionale. Ne sono una testimonianza gli 85 inserimenti lavorativi per richiedenti asilo avvenuti dal 2016 ad oggi, 16 dei quali tutt’ora parte dello staff dei ristoranti. Un impegno che, da tre anni a questa parte, viene riconosciuto ai McDonald’s di Monza e della Brianza dal programma “Welcome Working for refugee integration” di Unhcr – Agenzia Onu per i rifugiati – attraverso l’assegnazione del premio “Welcome – working for refugee integration Italy”, riservato alle aziende dedite all’integrazione lavorativa dei beneficiari di protezione internazionale.
Tirocini a 50 persone fragili
Negli anni, inoltre, Asc srl ha inoltre attivato 62 tirocini che hanno coinvolto 50 persone fragili, raggiungendo quasi il doppio del numero di assunzioni di persone che fanno parte delle categorie protette previste dalla legge. Per l’inserimento delle persone con fragilità, Antonio Scanferlato ha aderito al progetto TikiTaka, sostenuto dalla Fondazione Cariplo, in connessione con la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. Si tratta di un tavolo tematico tra imprenditori, volontari, persone con fragilità, famiglie e professionisti del lavoro nel settore pubblico e privato del sociale, uniti al fine di promuovere e renderne possibile l’inclusione in attività lavorative e di volontariato.
Oltre 2mila pasti ai bisognosi
L’impegno dei ristoranti McDonald’s di Monza verso chi ha bisogno oltrepassa i confini del ristorante, attraverso l’adesione all’iniziativa nazionale del brand “Sempre aperti a donare” in collaborazione con Banco Alimentare, donando circa 2.100 pasti all’anno ai bisognosi del territorio.
“Seconda Chiance”
“Seconda Chance”, associazione no profit del Terzo Settore, è stata fondata nel 2022 dalla giornalista Flavia Filippi per far conoscere alle imprese la legge Smuraglia (193/2000) che offre agevolazioni a chi assume, anche part time o a tempo determinato, detenuti ammessi al lavoro esterno. Partita dal carcere di Opera a Roma, questa realtà coinvolge oggi diverse carceri in tutta Italia e rappresenta un ponte tra queste e le imprese disposte ad agevolare il reinserimento lavorativo dei detenuti a fine pena.
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