L’ARPA analizza l’aria di Manduria #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast

Il versante orientale della provincia di Taranto, che va da Grottaglie a Manduria, passando per Monteparano arrivano sino a Lizzano, vede insistere sul suo territorio da tanti anni la presenza di diverse discariche, di cui alcune sono chiuse ed aspettano ancora la messa in sicurezza o la fine dei lavori di bonifiche, mentre altre ancora sono aperte (Linea Ambiente, Li Cicci, Eden 94, Manduriambiente) o rischiano dopo anni di riaprire i battenti (come nel caso del secondo sito dell’ex Vergine oggi Lutum) tra le proteste dei cittadini e le indecisioni e le giravolte della politica.

E’ in questo ‘clima’ che trova un senso l’esigenza di eseguire una campagna di monitoraggio della qualità dell’aria nel comune di Manduria, che è stata rappresentata durante gli incontri a cui hanno preso parte i rappresentanti di ARPA Puglia e dell’ente messapico. La campagna rientra infatti nell’ambito della programmazione annuale delle attività di monitoraggio che ARPA Puglia effettua nelle zone e nei Comuni affetti da particolari criticità oppure non coperti da stazione fisse di misura appartenenti alla Rete Regionale di Qualità dell’Aria. Per lo svolgimento di tale attività, ARPA Puglia si è avvalsa di un laboratorio mobile in dotazione al Centro Regionale Aria. 

(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2024/06/18/manduriambiente-pressing-sulla-regione/)

Scopo della campagna è appunto quello di approfondire le conoscenze sullo stato della qualità dell’aria nel comune di Manduria, anche alla luce delle richieste formalizzate dal Comune. Il primo periodo di monitoraggio ha coperto i primi cinque mesi dell’anno, dal 01/01/2024 al 31/05/2024, mente il primo giorno in cui i dati si possono ritenere validi è il 27/9/2023. La campagna è attualmente in corso e l’acquisizione dei dati procede correttamente.

Gli analizzatori presenti nel laboratorio mobile per il monitoraggio della qualità dell’aria installato nel Comune di Manduria (TA) realizzano l’acquisizione, la misura e la registrazione della concentrazione di alcuni inquinanti in aria ambiente in modo automatico (i dati orari sono riferiti all’ora solare). Il sito “sede Comunale” è (posto in via Frà V. Vito Leonardo di Tonno mentre gli impianti “Eden 94” srl e “Manduria Ambiente” sono posti a nord est rispetto al sito oggetto del monitoraggio della qualità dell’aria. 

Il laboratorio mobile è dotato di analizzatori automatici per il campionamento e la misura in continuo degli inquinanti chimici individuati dalla normativa vigente in materia (D.Lgs. 155/2010), ovvero: monossido di carbonio (CO), ossidi di azoto (NOX), biossido di zolfo (SO2), ozono (O3), benzene, PM10, PM2.5. Inoltre, è presente un analizzatore di idrogeno solforato (H2S), sostanza odorigena, che attualmente non ha limiti normativi in aria ambiente. 

Si fa riferimento come sempre al D. Lgs. 155/2010 e s.m.i. per gli inquinanti SO2, NO2/NOx, PM10, benzene, CO, O3. Tale decreto stabilisce sia valori limite annuali per la protezione della salute umana e degli ecosistemi, sia valori limite giornalieri o orari. Questi ultimi limiti, detti short–term, sono volti a contenere episodi acuti di inquinamento: a essi è, infatti, associato sia un numero massimo di superamenti da registrare nel corso dell’anno, sia un margine di tolleranza che decresce gradualmente fino al raggiungimento del valore fissato. 

(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2024/08/23/depuratore-sava-manduria-via-al-nuovo-impianto/)

Nel periodo di riferimento del presente report (dal 01/01/2024 al 31/05/2024) la concentrazione media di PM10 è stata pari a 31.5 μg/m3 valore inferiore al limite annuale di 40 μg/m3. Il numero di superamenti del limite giornaliero di 50 μg/m3 è stato pari a 17 a fronte dei 35 consentiti nel corso dell’anno solare. A tali superamenti hanno contribuito i ripetuti eventi di intrusione di polveri desertiche dalle regioni africane nel periodo in esame. Gli eventi sono stati individuati mediante le carte elaborate dal modello Prev’Air e le back-trajectories del modello HYSPLIT. e per tali giorni sarà eseguito lo scorporo del contributo naturale dalla concentrazione di PM10 registrata. Pertanto, i superamenti che si sono verificati di conseguenza, non saranno computati nel calcolo dei complessivi annuali compresi entro la soglia dei 35 concessi.Per tali giorni sarà effettuato lo scorporo del contributo naturale dalla concentrazione di PM10 registrata.  Come previsto dalla Direttiva Europea 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente, i superamenti del limite giornaliero dovuti a queste avvezioni potranno essere sottratti dal computo dei superamenti registrati nell’anno solare. Inoltre, in contiguità al sito di monitoraggio, è presente una strada non asfaltata il cui attraversamento da parte di mezzi può generare il risollevamento di polveri. 

La media di PM2.5 del periodo è stata di 15.4 μg/m3 inferiore al limite medio annuale di 25 μg/m3.  La media del benzene invece è stata pari a 0.8 μg/m3, valore ampiamente inferiore al limite medio annuale di 5 μg/m3.  Anche per gli altri inquinanti monitorati (NO2, CO, O3 e H2S) non sono state registrate criticità. 

Come detto però, quanto riportato nel report pubblicato da Arpa Puglia, costituisce un primo resoconto della attività in corso, che stanno proseguendo. Mentre valutazioni conclusive saranno rese al termine della campagna di controlli. “Il monitoraggio, da solo – ha specificato l’Arpa in un documento ufficiale -, può non essere sufficiente ad individuare o quantificare eventuali eventi di molestia olfattiva generalmente prodotte da una miscela di sostanze che, avendo concentrazioni diverse e interagendo tra di loro, non è possibile determinare con singoli analizzatori automatici”. Ciò non toglie che l’attività dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale sia giusta ed importante, a prescindere dai risultati che porterà.   

(leggi l’articolo https://www.corriereditaranto.it/2024/09/19/discariche-li-cicci-e-vergine-si-alla-bonifica/)