Il Superbonus era già stato depotenziato nel corso del 2024: nel 2025 resterà ben poco del Bonus che nel 2022 aveva esordito al 110%. Innanzitutto la percentuale di detrazione scende ancora, dal 70% del 2024 al 65% nel 2025, inoltre potranno accedervi solo i condomini e le organizzazioni senza scopo di lucro e con lavori già avviati entro metà ottobre 2024. Ecco come funziona.
Chi può accedere al Superbonus 2025
La nuova data fondamentale e obbligatoria per poter accedere al Superbonus del 2025 è il 15 ottobre 2024. Potrai infatti accedere al Superbonus 65% solo se entro tale scadenza hai già:
- presentato la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) ai sensi del comma 13-ter, se gli interventi sono diversi da quelli effettuati dai condomini
- adottato una delibera assembleare che abbia approvato l’esecuzione dei lavori e presentata la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) ai sensi del comma 13-ter, se gli interventi sono fatti dai condomini
- presentato l’istanza per l’acquisizione del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici.
L’altra grande restrizione riguarda le categorie che potranno accedervi: il Superbonus 2025 è ottenibile solo da:
- i condomini e le persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arte o professione, con riferimento agli interventi su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche
- le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale.
In sintesi, potranno ottenere il Superbonus solo i condomini, compresi quelli che vivono in condomini minimi di due o quattro unità, e le Onlus.
Ricordiamo che esiste una eccezione: il Superbonus 2025 resta al 110% solo ed esclusivamente per le zone colpite da sisma (Comuni in cui siano avvenuti terremoti dopo il 2008 e nei quali sia stato dichiarato lo stato d’emergenza).
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Quali sono i lavori per accedere al Superbonus 2025
La detrazione del 65% del Superbonus anche nel 2025 è riconosciuta per le spese documentate per almeno uno di questi tre lavori principali (cosiddetti “trainanti“) di:
- isolamento termico delle superfici opache verticali, orizzontali e inclinate che interessano l’involucro degli edifici con una percentuale superiore al 25% della superficie. Gli interventi per l’isolamento del tetto rientrano nella detrazione
- sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, o il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria sulle parti comuni degli edifici, o con impianti per il riscaldamento, e/o il raffrescamento
- interventi antisismici (rientranti anche nel Sismabonus).
Ricordiamo che grazie al Superbonus, altri lavori secondari (o “trainati”) come la sostituzione delle finestre vengono “inglobati” nel lavoro principale e la percentuale di detrazione viene innalzata e resa la stessa del Superbonus, e quindi nel 2025 sarà del 65%. In dettaglio, il Superbonus spetta anche per lavori “minori” di efficientamento energetico, di eliminazione delle barriere architettoniche, di installazione di impianti fotovoltaici e/o di sistemi di accumulo, a condizione che siano eseguiti contemporaneamente ad almeno uno degli interventi principali, detti trainanti.
Nel 2025 il Superbonus sarà valido solo per lavori in condominio già avviati entro il 15 ottobre 2024 e avrà una percentuale del 65%
Spalma crediti in 10 anni anche per Superbonus 2024
Dal suo esordio, nel 2022, il Superbonus è stato strutturato per essere fruibile sotto forma di sconto fiscale in 4 rate annuali di pari importo. Fin da subito era emerso il problema che, in caso di capienza fiscale non sufficiente (tassazione annuale inferiore allo sconto fiscale), per alcuni contribuenti non era possibile fruire pienamente della detrazione, così sono state studiate formule come la cessione del credito o lo sconto in fattura. Successivamente il Governo aveva eliminato lo sconto in fattura e la cessione del credito, ma aveva introdotto una novità. Per le spese 2023, e, grazie alla recente Manovra, anche nel 2024, è stato elaborato lo “Spalma crediti”. In dettaglio, sarà possibile spalmare i crediti del Superbonus in 10 anni con rate di pari importo, anche per le spese detraibili sostenute nel 2024 (anziché i canonici 4 anni). Il periodo di rimborso è stato allungato a 10 anni per abbassare la rata annuale e consentire ad un maggior numero di contribuenti l’utilizzo dell’intero bonus. Per scegliere le dieci rate dello stesso importo, dovrai provvedere all’invio di una dichiarazione dei redditi integrativa.
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