«Non vendiamo il Bari al primo che passa ma solo a chi è in grado di portarlo in alto». De Laurentiis junior fa il punto sul Bari e nega che, al momento ci siano trattative in corso per la cessione del club della Filmauro (nel 2028 scatta il divieto delle multiproprietà).
Gli investitori kuwaitiani sono spariti. «Dopo l’incontro di luglio è finito tutto: nulla di concreto con lo sceicco. Si è creata una soap opera, ma gli interlocutori non li abbiamo più sentiti», spiega ancora Luigi De Laurentiis.
Che poi ammette: «Non c’è il cartello vendesi fuori dallo stadio, ma come società siamo a disposizione per incontrare persone realmente interessate a venire qui. Lo facciamo con senso di responsabilità verso la piazza. Abbiamo ricostruito un club, ma non per lasciarlo al primo che passa. Per responsabilità consegnerò questo club quando ci sarà una proposta concreta in grado di portare il Bari il più in alto possibile. Non si può paragonare il Napoli al Bari: i partenopei hanno vinto dopo vent’anni di lavoro e investimenti in serie A, che ha introiti ben diversi da quelli dalla B. A Bari investiamo milioni di euro, contro club in mano a fondi o retrocessi dalla A con paracadute da venti milioni di euro», ha concluso De Laurentiis.
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