Un viaggio nel tempo, della durata di
5 minuti, proiettato, ogni venerdì e domenica: dalle ore 18 alle
21, sul prospetto della stazione ferroviaria centrale di
Agrigento. Il video mapping, che ricade fra le iniziative
pensate per Capitale italiana della cultura 2025 affonda le
radici nell’antica Akragas e si conclude ai giorni nostri,
mostra periodi storici, tradizioni e personaggi di rilievo come
Empedocle, Gellia, Terone, Falaride, Pirandello e Camilleri.
Dallo scorso fine settimana piuttosto che celebrare in breve la
storia di Agrigento è diventato motivo di polemiche. A tanti non
è piaciuta la scelta degli autori del progetto di proiettare,
nella parte che ripercorre la seconda guerra mondiale, due
svastiche ai lati della facciata. Di “cattivo gusto” e “danno
all’immagine” ha parlato il presidente del circolo Rabat di
Legambiente, Daniele Gucciardo. Per Alfonso Buscemi, segretario
generale della Cgil, è “un messaggio offensivo che non avrebbe
dovuto trovare posto in una promozione culturale”. Tutto ciò
avviene mentre camice nere sfilano provocatoriamente nel centro
di Bologna; i capi di movimenti che si richiamano al fascismo
aggrediscono la sede nazionale della Cgil e tanti altri episodi
simili nel silenzio del Governo nazionale ed esponenti politici
locali”, scrive il sindacalista.
“Il progetto cartaceo prevedeva la storia dei 2.600 anni di
Agrigento. Nessuno di noi pensava che venissero inserite anche
le svastiche naziste perché ad Agrigento il nazismo non c’è mai
stato – dice il sindaco Franco Micciché che ha anche aperto
un’indagine interna al Comune – .Sto sentendo il produttore per
far modificare il video mapping, ma dagli accertamenti e
verifiche fatti negli uffici era tutto in regola: nella
descrizione del progetto si parlava della storia dei 2.600 anni
e non c’era alcun riferimento al nazismo. Non mi aspettavo
affatto le svastiche anche perché Agrigento non ha assolutamente
una storia di nazismo”.
La regia e l’ideazione del progetto è della Pro Studios
mentre la creazione del video mapping è stata affidata alla
celebre artista Elisa Nieli.
“Questo progetto – conclude il sindaco – rappresentava
un’ulteriore occasione per scoprire e riscoprire le radici della
nostra città, celebrando i personaggi illustri, le tradizioni e
i momenti storici che hanno segnato il nostro cammino. Doveva
essere una esperienza serale unica e coinvolgente e non
certamente fucina di polemiche”.
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