Sta per diventare legge il decreto che ha introdotto la stretta sulla cessione/compensazione dei crediti e la rateizzazione in 10 anni dei crediti derivanti dal bonus per le spese effettuate nel 2024
mercoledì 22 maggio 2024
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Franco Metta
fonte Shutterstock
Il governo Meloni ha posto il voto di fiducia alla Camera sul disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2024, n. 39, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali. Lo ha annunciato formalmente in Aula il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Le dichiarazioni di voto sono previste oggi dalle ore 16:15 mentre alle ore 17:15 è prevista la chiama per appello nominale.
Sta per passare dunque uno dei provvedimenti più incisivi per mettere in sicurezza i conti dello Stato, fortemente voluto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e che per l’approvazione di un emendamento in commissione Finanze ha avuto bisogno del sostegno di Italia Viva (che ha votato a favore perché contraria alla sugar tax) e del voto del presidente di Commissione Garavaglia (il presidente solitamente non vota), vanificando così l’astensione di Forza Italia. Se nella maggioranza erano sostanzialmente tutti d’accordo sul porre un freno alla cessione e alla compensazione dei crediti, lo stesso non si può dire la rateizzazione in 10 anni dei crediti e sulla retroattività da gennaio che ha visto appunto Forza Italia contraria.
Maggioranza divisa sul redditometro
Per evitare contrattempi e visto anche l’avvicinarsi dei tempi di scadenza del decreto il governo Meloni ha ritenuto quindi opportuno porre la questione di fiducia. L’esito del voto di oggi appare scontato ma sempre ieri è arrivato un altro provvedimento che rende ancora più chiara la volontà del governo di tenere la presa sui conti: il decreto firmato dal viceministro all’Economia Maurizio Leo (FdI) che punta sullo strumento del redditometro per stanare i grandi evasori.
Benché si tratti di un atto atteso da sei anni giunge però non solo e casualmente alla vigilia del voto di fiducia sul Dl Superbonus ma anche in piena campagna elettorale per le elezioni europee. E infatti ha subito sollevato un polverone politico spaccando la maggioranza, con Forza Italia e Lega contrarie al redditometro. Venerdì il viceministro Leo relazionerà in Consiglio dei ministri.
Di tutte le novità in tema Superbonus che verranno approvate se passerà la fiducia alla Camera ne abbiamo parlato nell’articolo Il Decreto Superbonus è all’esame della Camera. Tutte le misure
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