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Sotto accusa anche direttore banca per mancata segnalazione
LECCE, 25 MAG – Sono accusate a vario titolo di
associazione per delinquere, truffa aggravata per il
conseguimento di erogazioni pubbliche, riciclaggio ed emissione
di fatture per operazioni inesistenti, quantificate in sette
milioni di euro, dieci persone indagate in provincia di Lecce
nell’ambito di un’inchiesta della guardia di Finanza sui bonus
edilizi.
Il gip del tribunale di Lecce, nei confronti di alcuni degli
indagati, ha anche disposto un sequestro preventivo di denaro e
beni per circa 500mila euro. Secondo l’accusa quelle somme
deriverebbero dalla percezione indebita di contributi per le
agevolazioni su lavori di ristrutturazione immobiliari che non
sarebbero mai stati eseguiti tra Copertino e Leverano, nel
Leccese.
Fondamentali nelle attività illecite – ritengono gli
inquirenti – il ruolo di alcune società ‘cartiere’ nella
fatturazione di operazioni inesistenti e quello di un direttore
di banca in materia di inosservanza delle disposizioni relative
all’obbligo di segnalazione delle operazioni sospette per 2,5
milioni di euro, in relazione a una società coinvolta nel
riciclaggio di denaro. L’inchiesta è stata avviate nell’aprile
del 2023.
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