«Presi tanti rimbalzi vaganti, voglio questa energia» #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

PESARO Lunedì di riposo per la Vuelle che da oggi torna nuovamente in palestra, in vista del prossimo impegno di campionato in programma sabato sera alle 21 sul campo di Rieti, sconfitta domenica in casa da Cantù. La prima settimana di campionato ha visto bruciare già tre giornate e i ragazzi di coach Stefano Sacripanti hanno totalizzato due vittorie su tre e occupano il sesto posto per classifica avulsa dietro a Milano, Rimini, Cremona a quota 6, mentre assieme ai biancorossi con 4 punti ci sono anche Orzinuovi, Forlì, Rieti e Udine. 

Il coach 

Nel frattempo una delle chiavi della vittoria contro Avellino, sono stati sicuramente i soli tre rimbalzi offensivi concessi agli avversari nel terzo e quarto periodo di gioco, e anche le palle perse sono state otto, dopo le dodici gettate al vento nel primo tempo. «Per quanto riguarda le palle perse è difficile affrontare una formazione che fa cambi a tre e tu cerchi sempre il gioco alto-basso. Se avete notato nei primi dieci minuti quando eravamo lucidi ci è venuto tutto, poi con il passare dei minuti è chiaro che aumenta la stanchezza e quindi diventa tutto un poco più difficile. Invece sono molto contento sul fatto che nel secondo tempo abbiamo avuto grande energia, andando a prenderci tutti i rimbalzi vaganti che erano nella terra di nessuno. Questa deve essere una prerogativa molto importante». 

Le difficoltà 

Quanto è stato difficile dover giocare nuovamente in casa, dopo la non bella partita giocata mercoledì scorso con Vigevano? «Non voglio essere frainteso, ma credo che sia oggettivamente più facile per molte squadre giocare in casa e in palazzetti raccolti dove la gente è vicina al campo e ha aspettative minori. Ogni errore qui viene amplificato sia per lo spazio del palazzo che per la qualità di pallacanestro che da tanti anni Pesaro produce. In certe piazze vai bene o vai male comunque va bene, mentre qui se vai bene oppure male viene rimarcato in maniera molto evidente. In questo momento forse nessuna formazione, noi compresi, è ancora squadra vera, perchè ci sono ancora dei meccanismi e delle logicità da dover oliare – afferma Sacripanti -. Non è stato facile contro Avellino, visto che noi avevamo da gestire un infortunio capitato sabato a Imbrò, che ha avuto una iperestensione del braccio destro rimanendo incastrato su un blocco. Ancor prima di questo infortunio avevamo già deciso che Matteo sarebbe partito dalla panchina. Lo staff medico ha fatto un grande lavoro e poi Imbrò non si è voluto assolutamente tirare indietro. Adesso magari avrà bisogno di due o tre giorni per riprendersi. Però ci deve entrare nella testa che a prescindere dal palazzo grande, da una tifoseria esigente e tutto quello che volete, ma quando ci tuffiamo sui palloni e facciamo una difesa come quella messa in campo negli ultimi due quarti di gioco, io credo che poi la gente ci aiuta e questo ci deve essere molto chiaro». 

La qualità

E sulla prestazione di Ahmad, coach Sacripanti ha rimarcato che «ha fatto una grandissima partita di letture a Lecce, dove Nardò aveva preparato tutto contro di lui. Anche con Avellino all’inizio avevamo studiato tutti questi cambi difensivi e lui è stato un ottimo playmaker nel senso puro di creatore di gioco e di letture. Se Khalil riesce a darci queste qualità, io penso che nei 40’ i suoi punti li produce ugualmente. Domenica ha fatto il canestro della vittoria schiacciando, e molte volte si era sacrificato passando la palla. Questo è quello che gli si chiede, e quando c’è applicazione da parte sua chiaramente la si vede».