Corsi di formazione OOSS per Matera e Policoro 2024-2025 la Cisl.Fp chiede all’Azienda Sanitaria di Matera l’istituzione #finsubitoagevolazioni

Corsi di formazione per Operatori Socio-Sanitari (OO. SS), ritorna la questione. A Marzo 2023 l’attuale ed ancora Assessore alla Sanita, Francesco Fanelli, aveva comunicato di aver dato il via alle procedure per l’attivazione di corsi di formazione per Operatori Socio- Sanitari (OSS). Per l’occasione aveva sottolineato che  “il fabbisogno formativo regionale di Operatori Socio-Sanitari, per l’anno 2023 in Basilicata, è pari a 200 unità; un numero consistente che si prefigge di integrare e potenziare il quadro delle risorse umane all’interno del nostro Sistema Sanitario Regionale. Attraverso l’attivazione dei corsi aziendali, mettiamo a disposizione di quanti vorranno intraprendere questa preziosa professione, uno strumento indispensabile di formazione e acquisizione di un complesso di conoscenze e abilità per svolgere attività assistenziali in setting specifici”. Ma anche per il 2024 nessuna notizia. Anzi c’è un comunicato di maggio scorso da parte della Cisl-Fp che ricorda che il D.G.R 10 marzo 2023 autorizza le Aziende Sanitarie, anche con la collaborazione degli enti di formazione accreditati dalla stessa regione Basilicata di istituire corsi di formazione per conseguire il titolo di OOSS-Operatore Socio Sanitario, prevedendo specificatamente per l’Azienda Sanitaria Locale di Matera due corsi da destinare ad un massimo di sessanta unità. “Tutte le Aziende Sanitarie Regionali si sono attivate mentre- sottolinea la CISL-FP- l’Azienda Sanitaria di Matera non ha ritenuto opportuno dare seguito alla al D.R.G regionale, privando i cittadini della provincia di Matera di tale opportunità”. In Basilicata pare ci siano oltre 200 unità con un fabbisogno formativo di Operatori Socio Sanitari necessario per integrare e potenziare il quadro delle risorse umane all’interno del Sistema Sanitario Regionale. Perché di questi ritardi omissioni? Si chiede la CISL-FP. L’indizione dei corsi permetterebbe ai cittadini di acquisire le dovute competenze professionali necessarie per dare un contributo necessario per colmare, nel pubblico e privato, quelle carenze che rappresentano un cardine essenziale per il benessere fisico e psicologico dei pazienti.