La manovra finanziaria 2025 introduce importanti novità nel panorama pensionistico italiano, con un focus particolare sugli incentivi destinati a chi sceglie di posticipare volontariamente il pensionamento. Il governo punta a innalzare l’età media effettiva del pensionamento, attualmente attestata intorno ai 64 anni, attraverso una serie di misure mirate, tra cui spicca il rinnovato Bonus Maroni.
Riforma Pensioni 2025: le novità del Bonus Maroni
Il Bonus Maroni, che prende il nome dall’ex Ministro del Lavoro Roberto Maroni che lo introdusse nei primi anni 2000, si configura come uno strumento innovativo per incentivare la permanenza al lavoro. La misura prevede la possibilità per il lavoratore di rinunciare all’accredito contributivo della propria quota, corrispondente a circa il 10% della retribuzione.
Questo importo non viene perduto, ma si trasforma in un bonus retributivo che il datore di lavoro versa direttamente in busta paga. La novità più significativa introdotta dalla manovra 2025 è la completa detassazione di questa quota aggiuntiva di stipendio, rendendo l’incentivo ancora più vantaggioso per i lavoratori.
Pensioni 2025, i destinatari e come funziona?
Un’importante evoluzione rispetto al 2024 riguarda l’estensione della platea dei beneficiari. Mentre nell’anno in corso il Bonus Maroni era accessibile esclusivamente ai lavoratori che rinunciavano a Quota 103, dal 2025 la misura si estenderà a due categorie:
- Lavoratori che matureranno i requisiti di Quota 103 (62 anni di età e 41 anni di contributi) entro il 31 dicembre 2025
- Lavoratori che raggiungeranno i requisiti contributivi standard:
- Uomini: 42 anni e 10 mesi di contributi
- Donne: 41 anni e 10 mesi di contributi entro il 31 dicembre 2025
Questo ampliamento rappresenta un passo avanti nella strategia governativa di incentivazione alla permanenza al lavoro, offrendo un vantaggio economico immediato attraverso l’incremento della busta paga di circa il 10%, completamente detassato. La misura si configura come uno strumento flessibile che permette ai lavoratori di pianificare il proprio percorso verso il pensionamento, beneficiando nel contempo di un vantaggio economico. La detassazione completa del bonus rappresenta un incentivo significativo che potrebbe influenzare positivamente le scelte dei lavoratori riguardo al momento del pensionamento. Voi cosa ne pensate? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti!
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