Visit Bergamo: il nuovo portale tra video, assistente virtuale e intelligenza artificiale. Nel segno di Donizetti e Santa Lucia #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

La progettazione è iniziata un anno e mezzo fa. E stamattina (giovedì 10 ottobre) è arrivato finalmente il momento per il «primo rilascio» del nuovo portale di VisitBergamo. Sullo sfondo nero, a balzare subito all’occhio sono il layout e l’interfaccia che richiamano quelle delle più note piattaforme che propongono film e serie tv in streaming: «Gli utenti oggi sono abituati a fruire dei contenuti in questa forma – osserva l’amministratore delegato Christophe Sanchez –. La nuova piattaforma nasce perché quella precedente, essendo stata costruita nel 2015, mostrava i segni del tempo. Ed è stata sviluppata sulla scorta del portale creato per Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura, che aveva raggiunto un elevato livello di indicizzazione su Google, tanto da “rubare” qualche contatto alla nostra precedente piattaforma».

Altro elemento che caratterizza il nuovo portale è l’ampio spazio dato alla componente video: ci sono filmati che raccontano le meraviglie di Bergamo, i prodotti tipici locali, i negozi, i percorsi sostenibili, località, eventi e festival. Tra ciò che è classificato come «imperdibile» e altre sezioni che offrono informazioni utili, eventi che è possibile prenotare, oppure una panoramica di tutto ciò che è possibile visitare e vale la pena conoscere non solo in città, ma anche nelle valli, al lago e in pianura.

Un’altra chicca del portale di VistiBergamo è LUCiA: l’assistente virtuale che grazie all’intelligenza artificiale e al database dell’agenzia è in grado di fornire una risposta a qualsiasi interrogativo le venga posto, o fotografia le venga mostrata. «È in grado di apprendere anche dagli errori. Più domande le fanno i turisti, maggiori sono i contenuti che vengono elaborati e memorizzati – spiega Sanchez –. Per il nome ci siamo ispirati sia all’opera di Donizetti (Lucia di Lammermoor ndr) sia a Santa Lucia». Al netto degli aspetti tecnologici, Sanchez punta però l’accento su un altro elemento chiave della promozione turistica: il rapporto che lega gli operatori (albergatori, gestori di case vacanze e ristoratori) ai turisti: «È fondamentale per un territorio, è ciò che dà anima all’accoglienza», evidenzia Christophe Sanchez.

Per questa ragione sono nati gli «Ambassador»: operatori della ricettività, sia alberghiera che extralberghiera, ristoratori e, a breve, commercianti. «Tutti coloro che decidono di essere promotori del sistema di Visit – rileva Sanchez –. E che devono rispettare precisi criteri. Ad esempio, i ristoratori devono proporre nella carta dei vini una selezione di cantine bergamasche ben riconoscibili. E pure una lista di acque minerali, visto che ne abbiamo molte. Mentre gli alberghi devono esporre il brand di “Bergamo città creativa” che crea un network con tutte le altre città creative Unesco, oppure partecipare al sistema di monitoraggio dei flussi: ora aderisce una sessantina di strutture, l’obiettivo che ci poniamo e di aggiungerne altre cento». Altra caratteristica importante, per le strutture ricettive (di ogni tipo) è «evitare il self check-in degli ospiti – conclude Sanchez –. È importante anche a livello economico, non solo sotto il profilo dell’accoglienza: dalle nostre indagini chi fa self check-in si ferma 1,7 giorni in media. Chi invece viene accolto si ferma più di 2 giorni».

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