Archeologia e tecnologia si incontrano a Nora in un sodalizio che permetterà da oggi – a tutti e tutte – di poter ammirare le bellezze di uno dei siti più suggestivi e famosi, non solo dell’isola ma a livello nazionale e internazionale.
Nel segno di una politica sempre più inclusiva, che vuole rendere fruibile e accessibile la cultura e la bellezza e abbattere le barriere, oggi, venerdì 14 giugno, è stato presentato – durante una conferenza stampa – il nuovo progetto dell’area archeologica. In occasione della riapertura del percorso che porta al tempio di Esculapio, dopo ben 5 anni, sono stati inaugurati anche i nuovi pannelli informativi, con i contenuti scientifici dell’area di Nora.
Si tratta di veri e propri “pannelli parlanti e dotati di tecnologia video”, che rendono fruibile la visita al sito anche alle persone non vedenti e non udenti.
La Fondazione Pula Cultura Diffusa e il Comune di Pula hanno da subito dimostrato grande sensibilità e dato grandissima importanza al tema dell’accessibilità e fruibilità del sito. Dopo un grande lavoro di ricerca e collaborazione tra i più accreditati esperti della materia, oggi i pannelli informativi sono dotati di una tecnologia avanzatissima: un QR code consentirà la fruizione delle informazioni anche da parte di non vedenti e non udenti. Grazie al supporto dell’Istituto Nazionale dei Sordi di Torino, ai 36 pannelli è stato infatti inserito un sistema che li collega a un video in linguaggio dei segni (LIS), dove l’interprete “segna” tutto ciò che si troverà scritto nella spiegazione. Ci sarà anche la voce che accompagnerà il video in LIS che permetterà alle persone non vedenti di apprendere le informazioni relative alle varie aree degli scavi. I video sono conformi al concept dell’Universal design essendo multimodali: lingua dei segni, vocale e scritta.
L’area archeologica di Nora si distingue ancora una volta in Sardegna, dotandosi per prima di questo tipo di sistema di comunicazione che rende la fruizione dei beni culturali totalmente inclusiva. In Italia lo hanno adottato il Museo Egizio di Torino, il Museo di Arte Orientale di Torino, i musei Civici di Monza, il Castello Sforzesco, il Museo del Mare di Palermo, Castel del Monte, il MUSE di Trento, la Galleria Borghese.
I contenuti scientifici dell’area archeologica di Nora che si trovano all’interno dei 37 pannelli sono stati totalmente aggiornati sulla base delle nuove scoperte degli ultimi anni: ricordiamo infatti che a Nora lavorano a diversi scavi gli archeologi di quattro Università: Cagliari, Milano, Padova e Genova. Insieme alla Soprintendenza e all’ausilio dei professionisti del settore, sono stati scritti i nuovi testi. Fondamentale è stato il contributo dell’Istituto dei Sordi di Torino, Fondazione senza scopo di lucro che opera a livello nazionale a favore dell’inclusione delle persone sorde sin dal 1814.
Dal 2007, tra i primi in Italia, l’Istituto dei Sordi di Torino ha iniziato a occuparsi di accessibilità nei luoghi della cultura, in ossequio all’articolo 30 della Convenzione ONU ed è uno degli Enti redattori del pioneristico “Manifesto della Cultura accessibile a tutti”, siglato nel 2012.
Da allora l’Istituto ha curato l’accessibilità di numerose istituzioni culturali, biblioteche, musei, parchi archeologici, archivi, dalla Sicilia al Piemonte, dalla Sardegna al Trentino, passando per il Lazio, la Lombardia, la Puglia e altre regioni ancora. Il lavoro è svolto da professionisti come traduttori, tutti iscritti all’Albo degli interpreti e traduttori, ma anche tecnici di montaggio e sottotitolazione, e preparati cameraman. Un vero e proprio lavoro di squadra al servizio dei prodotti dedicati a persone con diverse abilità.
Tra le novità del Parco, dal primo luglio per visitare Nora sarà acquistabile il biglietto elettronico che consentirà l’accesso diretto agli scavi una volta arrivati all’area archeologica.
Clara Pili, direttrice della Fondazione Pula Cultura Diffusa, che gestisce il Parco archeologico di Nora, spiega come il percorso per rendere l’antica città sempre più fruibile parta da lontano: “Sin da quando ci siamo insediati il nostro principale obiettivo è stato la messa in sicurezza del sito, che presentava non poche criticità che andavano risolte, ed è grazie a questo lavoro che oggi è stato possibile riaprire percorsi chiusi al pubblico da cinque anni. A testimoniare la rinascita di Nora, e il prestigio guadagnato anche fuori dai confini isolani, c’è l’aumento del 20% del numero dei visitatori rispetto allo scorso anno – che era stato già straordinario – e la decisione del Mibac di inserire il nostro Parco archeologico tra le 100 eccellenze italiane per il 2024”.
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