Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Firenze, via Romana, una strada in agonia: venti negozi chiusi in meno di un anno #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –


di
Giulio Gori

In tutto 47 saracinesche abbassate. «Ma la slavina c’è stata da fine 2023». L’appello dei superstiti

Nei 620 metri di via Romana ci sono 47 saracinesche abbassate, tra fondi vuoti o comunque di negozi che nessuno sa se e quando aprano e che non hanno neppure un orario affisso all’esterno. Un’ecatombe che ha subito un’accelerazione negli ultimi anni, complice una strada che vive una trasformazione turistica ai piani alti nei suoi appartamenti, ma che del turismo non gode dei benefici e non riesce ad attrarre i grandi flussi. Tanto che si arriva al paradosso che il bar chiuso da sei mesi, con tanto di doppia licenza di somministrazione e tabacchi non riesce a trovare un compratore, col cartello vendesi che pende mestamente dalla saracinesca.
 
In totale in via Romana sono 84 gli esercizi invece in attività, tra negozi, artigiani, somministrazioni, servizi e botteghe turistiche: significa quindi che più di un fondo su tre è chiuso o comunque non è stabilmente attivo.
L’ecatombe ha subito un’accelerazione negli ultimi anni, col 2023 che ha rappresentato il momento più nero: «In tutto l’anno ha chiuso una ventina di negozi, 12 dei quali soltanto a dicembre», racconta Marzio Cinelli, responsabile del centro commerciale naturale Boboli. Nel 2024 le chiusure per ora si limitano a una manciata di esercenti, «ma solo perché il grosso aveva già dato l’addio».

La strada, oltre ad assistere a una ritirata del commercio al dettaglio, assiste anche alla sua trasformazione: perché malgrado le difficoltà i ristoranti aumentano e nella zona più vicina a piazza San Felice ecco spuntare sette tra minimarket, negozi di borse e di souvenir, con il recente addio — tra i più dolorosi per gli abitanti — di Boccalini, il verduraio. Poco distante, gli operai vanno e vengono nel fondo dove fino a poco tempo fa c’era un elettricista: «Qui ci verrà un ristorante», dicono nel cantiere dove è appoggiata una cappa da cucina.




















































E dove invece c’è il grosso delle saracinesche abbassate, tra piazza della Calza e via del Ronco, dove al posto del fornaio è spuntata la succursale di un ristorante già presente in via Romana (con cartello «Siamo 30 metri più giù») che può concedersi il lusso di tenerlo chiuso, due fondi vengono addirittura convertiti in airbnb. Due bassi alla napoletana che fanno da specchio ai paradossi e alle tensioni di una città travolta dall’overtourism, col primo che porta la beffarda insegna «prestige» e il secondo, con tanto di keybox per non perdere tempo neppure a ricevere il turista e dargli le chiavi, che ha la serratura da riparare, perché qualcuno — forse un residente esasperato — l’ha riempita di colla.

Carta di credito con fido

Procedura celere

I «residuati», come Cinelli definisce se stesso e gli altri commercianti superstiti, guardano con invidia a via dei Serragli, negli ultimi anni rifatta completamente nei sottoservizi, nell’asfalto e nei marciapiedi, mentre via Romana (un tempo la strada nobile delle due, tanto che i negozi col doppio ingresso avevano da questa parte l’entrata principale e su via dei Serragli il retrobottega) da anni spera invano in un rinnovamento che non arriva, con i lavori a singhiozzo, la pulizia che scarseggia, con i marciapiedi stretti e sconnessi e con i commercianti che hanno tutti un piede di porco per liberare le caditoie in caso di pioggia, «e chissà cosa succede se piove forte nei fine settimana quando stiamo chiusi». 

Con i fiorentini che se ne sono per gran parte andati, il tratto della strada a ridosso di Porta Romana è quello più ferito. E vorrebbe almeno condividere le fortune di chi beneficia dei grandi flussi turistici: «Dovrebbero aprire l’ingresso al Giardino di Boboli da piazza della Calza, è quello più bello e più nobile», reclama il presidente del centro commerciale naturale.

Di flussi, in via Romana, c’è invece quello del traffico. Oltre alle auto e ai bus, è un continuo viavai di caddy elettrici, che vanno così piano da creare ingorghi, col risultato di rallentare persino i mezzi di At che pur si devono arrestare alle fermate. Via Romana, una nobile decaduta.

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

31 ottobre 2024 ( modifica il 31 ottobre 2024 | 06:56)



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link 

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Finanziamo strutture per affitti brevi

Gestiamo strutture per affitto breve

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui