L’intervista alle telecamere di FarWest, la trasmissione di Salvo Sottile. La ragazza sui social: «Farò qualsiasi cosa pur di farmi sentire»
«Sono dispiaciuta ma quel giorno ero molto arrabbiata». È un passo dell’intervista – in onda questa sera, 11 settembre, nel corso della trasmissione di RaiTre “Farwest” di Salvo Sottile – a Tatiana Pugliese, la sorella di Natasha la ragazza di 22 anni di Cerignola morta il 4 settembre scorso durante un intervento chirurgico nel reparto di Chirurgia Toracica del Policlinico Riuniti di Foggia. Un decesso che fu la causa scatenante dell’aggressione da parte di alcuni familiari al personale medico che fu costretto a barricarsi in un locale del reparto. Nel corso di quell’aggressione tre medici hanno riportato ferite e lesioni.
L’inchiesta sulla morte della paziente
Per la morte della 22enne sono indagati dalla procura di Foggia – tra medici e infermieri – venti persone con l’accusa di omicidio colposo. Cinque persone, invece, tutti familiari di Natasha sono state indagate per l’aggressione al personale medico. La procura, nei giorni scorsi, ha notificato infatti un avviso di conclusione delle indagini al padre della ragazza Luigi Pugliese di 54 anni, ai fratelli Vittorio e Mario di 35 e 31 anni, ad uno zio Giuseppe Pugliese e anche alla sorella della vittima Tatiana Pugliese di 25 anni. I cinque rispondono, a vario titolo e secondo le relative responsabilità, di lesioni e minacce nei confronti dei medici del reparto.
L’inchiesta sull’aggressione ai medici
Nel corso del reportage trasmesso dalla trasmissione “Farwest” di questa sera Tatiana ha ripercorso tutti i momenti di quella sera: da quando la sorella è entrata nella sala operatoria per quello che, stando alla versione dei familiari, un piccolo intervento a quando hanno poi saputo del decesso della loro congiunta. «Abbiamo fatto peggio di Gomorra» aveva scritto qualche giorno dopo sul suo profilo social Tatiana Pugliese accusata – secondo quanto emerge dall’inchiesta – di aver istigato i familiari nel loro “atteggiamento aggressivo e violento”.
Il messaggio sui social
Una rabbia che vuole essere anche un modo per trovare la verità sulla morte della sorella. E Tatiana lo ha scritto anche oggi, 11 ottobre, sul suo profilo Facebook. «Farò – ha scritto – qualsiasi cosa pur di farmi sentire, pur di fare uscire fuori la verità. E ti prometto che ci riuscirò! Ormai vivo per questo, ho bloccato tutte le emozioni dentro di me, esiste solo Rabbia, e grazie a questo Sono Forte proprio come dicevi tu! Quando in realtà lo sappiamo entrambe che la parola forza non mi appartiene proprio. Ma te l’ho promesso, e almeno questa promessa riuscirò a mantenerla, visto che tutte le nostre promesse, progetti sono stati spezzati via».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui