Bonus Inps centri estivi 2024: è il momento per presentare domanda. Infatti per i figli di età compresa tra i 3 e i 14 anni di dipendenti o pensionati della Pubblica Amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali è a disposizione un contributo per le spese sostenute per la frequenza (da giugno al 7 settembre) di un centro estivo diurno.
Il bando dell’Inps consente di avere un rimborso – totale o parziale – di importo massimo di 100 euro a settimana, fino a quattro settimane, anche non consecutive (ma il centro estivo deve essere solo uno, scelto dal richiedente). Non sono ammessi centri estivi che prevedano anche il pernottamento.
Bonus centri estivi 2024: occhio alla graduatoria
La graduatoria degli ammessi sarà pubblicata nell’apposita sezione sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza entro il 30 luglio. L’Inps riconoscerà complessivamente 3.000 contributi. La somma spettante coprirà le spese per:
- Attività ludico-ricreative-sportive previste
- Vitto (merende e pranzo)
- Gite (se previste)
- Altre attività previste nel programma del centro
- Assicurazioni
Come viene calcolato il rimborso, in base all’Isee?
- Fino a 8.000 euro: 100%
- Da 8.000,01 a 24.000 euro: 95%
- Da 24.000,01 a 32.000 euro: 90%
- Da 32.000,01 a 56.000 euro: 85%
- Oltre 56.000 euro: 80%
Quando scade la domanda per il bonus centri estivi?
Manca poco e bisogna affrettarsi, perché i termini per richiedere questo specifico contributo, riservato a dipendenti e pensionati della Pubblica Amministrazione, stanno per scadere. C’è infatti tempo fino alle 12 del 26 giugno per compilare la domanda per il bonus centri estivi Inps 2024.
Come richiedere il bonus centro estivo 2024
Tutto molto semplice. La domanda va inoltrata esclusivamente in via telematica all’INPS. Per farlo bisogna accedere all’area riservata con SPID, CIE oppure CNS, e selezionare “Centri estivi” dalla sezione “Prestazioni Welfare”.
Dopo l’invio, la domanda sarà visualizzabile nella sezione “Le mie domande”, all’interno dell’area riservata.
Chi ha diritto al bonus per i centri estivi?
Come specificato nel bando che regola l’agevolazione, sarà data precedenza ai nuclei familiari con Isee più basso. Il contributo sarà erogato entro il 31 dicembre. I giovani con disabilità grave o gravissima -previa richiesta in fase di compilazione della domanda – potranno godere di una maggiorazione del 50% del contributo per far fronte in maniera più serena alle spese dell’assistenza dedicata.
Bonus centri estivi: come fare domanda nelle singole regioni
In alcuni casi – quando per esempio il servizio è offerto dagli asili nido e solo per i figli di età fino a 3 anni – è possibile recuperare parte dei costi sostenuti per la frequenza nei mesi estivi con il bonus asilo nido. Per il resto è tutto nelle mani delle Regioni e -soprattutto per quanto riguarda la gestione- dei Comuni.
Va però anche detto che il Dipartimento per le Politiche della famiglia ha finanziato i Comuni italiani per lo svolgimento di attività sociali ed educative in favore dei minori (in centri pubblici e privati) per 60 milioni di euro.
Lombardia
In Lombardia i servizi sono gestiti direttamente dai Comuni. Palazzo Marino, a Milano, per i centri estivi della scuola primaria ha chiuso le prenotazioni il 3 aprile: come spiega il sito del Comune non sarà possibile procedere con le iscrizioni tardive a causa dell’elevato numero di richieste.
Iscrizioni chiuse per i campi estivi riservati alla primaria un po’ ovunque. Anche nel Comune di Brescia, per esempio: tuttavia il 28 maggio è stato effettuato l’ultimo ripescaggio dalla lista di attesa e – anche se il Comune ha comunicato che non è prevista la riapertura delle iscrizioni – è stato consigliato di monitorare la pagina dedicata.
Poi ci sono le casse o i fondi. Come L’Ente Lombardo Bilaterale dell’Artigianato (Elba) che eroga un contributo della spesa sostenuta nella misura di 50 euro settimanali al massimo, fino ad un massimo di euro 250 totali.
Emilia Romagna
Bonus centri estivi 2024: la Regione Emilia Romagna anche quest’anno ha fatto la parte del leone con uno stanziamento per i centri estivi di 7 milioni di euro. Destinatarie del contributo sono le famiglie con figli di età compresa tra i 3 e i 13 anni (17 se con disabilità certificata).
I genitori potranno contare su un contributo massimo di 300 euro a figlio, con un tetto di 100 euro a settimana, per la frequenza ai centri estivi. Per la richiesta farà fede l’Isee con limite massimo di reddito entro i 24mila euro (in presenza di disabilità, senza limitazione di reddito).
Potranno chiedere il bonus anche le famiglie in cui uno o entrambi i genitori sono in cassa integrazione, mobilità o disoccupati. A condizione che abbiano sottoscritto un Patto di servizio, quale misura di politica attiva del lavoro.
La richiesta del contributo deve essere fatta esclusivamente online e direttamente al Comune (o al Distretto) di residenza: saranno infatti i Comuni e Unioni di Comuni aderenti al progetto a raccogliere le domande di accesso ed a vagliarne i requisiti. I termini per la presentazione della domanda devono ancora essere stabiliti.
Liguria
Usufruire del voucher centri estivi 2024 in Liguria? Il bando prevede un contributo per famiglie con figli a carico dai 3 ai 14 anni compiuti e che abbiano anche
- ISEE nucleo familiare (ordinario o corrente) oppure ISEE minorenni, non superiore a 30.000 euro
- avere usufruito dei servizi di centro estivo, come sopra descritti, nel periodo di sospensione estiva delle attività didattiche scolastiche compreso tra il 10 giugno e il 13 settembre 2024
La presentazione delle domande potrà avvenire dal 16 settembre al 15 novembre 2024, a servizio usufruito.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui