Ci sono i minori dei centri di accoglienza e giovani con disabilità. Ci sono i pensionati, i ragazzi che stanno facendo il servizio civile e anche gli studenti delle scuole alberghiere oltre a un gruppo di volontari. Eccola qui la brigata del primo ristorante della Caritas, che ha appena aperto a Firenze al Centro Le Torri, all’interno di Villa Vogel, nel quartiere dell’Isolotto. In cucina lo chef Gabriele Andreoni, un passato nell’alta ristorazione (Colagreco, Beck, Lopriore più altre esperienze personali), e Carlo Mazzola, storico cuoco della Fondazione. Qui la Caritas all’ora di pranzo gestisce una delle mense cittadine, ma la sera il ristorante è aperto a tutti. Don Tonino Bello l’avrebbe definita “la convivialità delle differenze”. “Il gruppo è formato da un mondo multiforme in cui ciascuno con la propria forza, il proprio stile, la propria sensibilità dà un contributo importante. Per tutti è un’occasione per creare relazioni, per alcuni un’opportunità anche per imparare un mestiere” spiega Vincenzo Lucchetti, presidente di Fondazione Solidarietà Caritas di Firenze.
Anche don Cuba, prete degli ultimi, cappellano prima del carcere delle Murate e poi di Sollicciano, aveva avuto la stessa idea. E nello stesso luogo dove adesso c’è il ristorante della Caritas aveva aperto un’osteria che si chiamava “I ragazzi delle torri”, che accoglieva giovani appena usciti dalla prigione. Ora la storia si ripete, ma è un’altra storia. “Le Torri è uno spazio molto bello, con anche un’area esterna; abbiamo deciso di aprirlo alla città, con un’attività di ristorante, pizzeria e street food. È un progetto importante, sia per le persone che verranno da noi a mangiare, sia per le persone che ci lavoreranno”, commenta lo chef Gabriele Andreoni, che per la Caritas si occupa di gestire anche eventi e banchetti. “Collaboriamo già da diversi anni, è stato un passaggio quasi naturale”.
Il ristorante è aperto dal giovedì alla domenica solo la sera. Il menù è semplice. Pasta fatta in casa, pizza e hamburger. “Abbiamo puntato su una proposta pop”, racconta ancora Andreoni,. E pop sono anche i prezzi: 7 euro per la Margherita, i primi a 10-12 e un hamburger da 200 grammi a 12. Tutto il ricavato, tolte le spese, finisce nelle casse della Fondazione per progetti sociali. “Ed è proprio questo aspetto sociale che mi ha spinto ad accettare la proposta di Caritas – dice ancora Andreoni – Cucinare per gli altri è una cosa che mi piace e mi dà soddisfazione.
Lo spazio del ristorante è enorme. Un centinaio di coperti all’interno, altrettanti all’esterno. Per il momento è stato allestito solo lo spazio fuori, una bella veranda che affaccia sul parco di Villa Vogel. Se tutto va bene e i risultati sono soddisfacenti, in inverno si passa all’interno. “Un passo per volta – commenta Andreoni – Abbiamo in testa tante idee, ma ci vuole tempo. Intanto siamo partiti, poi vedremo”.
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