Nel Nord Est, cioè, -10,7% tendenziale per il Friuli Venezia Giulia (519 milioni di euro) e -5,6% per il Veneto (935 milioni di euro), secondo dati Istat pubblicati in occasione dell’assemblea annuale di FederlegnoArredi a Roncade. Il dato friulano è particolarmente pesante, considerando che il settore vale il 12% delle esportazioni regionali, cioè oltre il doppio che in Lombardia (3%) e Veneto (5%).
L’unico grande mercato estero in crescita per il mobile friulano è quello Usa (+24,8%), mentre notevoli sono stati i cali in Francia (-14,4%), Germania (-17%) e Regno Unito (-25,9%). E anche per l’intera filiera legno-arredo i numeri non sono migliori.
«Dati allarmanti – commenta Edi Snaidero, presidente del Cluster Legno Arredo e Sistema Casa FVG – che richiedono reazioni e determinazione, anche perché il rallentamento è in corso da oltre un anno. Le imprese sono molto preoccupate. Il Cluster FVG cercherà di fare la sua parte a supporto delle aziende del comparto, soprattutto per sostenere lo sviluppo internazionale. Vi sarà bisogno del contributo di tutti e soprattutto delle istituzioni, anche in considerazione dell’importanza del comparto per la nostra regione. Bisogna infatti agire come sistema per potenziare gli strumenti per l’internazionalizzazione, in particolar modo intelligence di mercato e partecipazione a fiere per aprire nuove opportunità di diversificazione dei mercati per le tante piccole aziende del settore che spesso hanno vendite concentrate in pochi paesi. È tempo di azioni forti – rimarca Snaidero –, il dialogo con la Regione è attivo e continuativo e ci attendiamo perciò un intervento vigoroso per un comparto che, ricordiamo, occupa 25mila persone e rappresenta un pilastro dell’economia regionale».
Pesano il contesto geopolitico internazionale, la difficile collocazione europea nelle dinamiche internazionali, l’aumento dei costi delle materie prime, i tassi di interesse.
«Siamo in una tempesta perfetta che può essere affrontata solo favorendo gli investimenti all’estero per le imprese e una presenza più forte sui mercati», osserva il direttore del Cluster FVG, Carlo Piemonte, che sottolinea comunque il buon dato in controtendenza del mercato americano e le potenzialità di sviluppo del Medioriente, del Sudest Asiatico e dell’Africa. Anche per FederlegnoArredo cruciale per lo sviluppo del legno-arredo italiano nei prossimi anni sarà l’internazionalizzazione, da accompagnare con l’innovazione in chiave sostenibilità e la riduzione dei costi produttivi.
«I fattori esterni che incidono sulla competitività delle aziende – ha commentato il presidente Claudio Feltrin all’assemblea nazionale del 27 giugno – sono molteplici, complessi e in alcuni casi esulano dal nostro perimetro di azione. Penso all’inflazione, alla difficoltà nell’accesso al credito, al peso in termini economici e di risorse umane che le aziende devono sostenere per raggiungere un’efficienza energetica da cui non si può più prescindere. In questo scenario, continuiamo a essere concentrati sulla sostenibilità che nella sua accezione più ampia costituisce una risposta efficace almeno ad alcuni di questi fattori». —
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