Voluto dalla giunta guidata da Virginia Raggi, il microcredito di Roma Capitale è un progetto ancora in piedi. E infatti anche l’attuale amministrazione di centrosinistra ha rifinanziato il servizio, nato da un protocollo d’intesa con l’ente nazionale per il microcredito, in supporto di aspiranti imprenditori e famiglie in difficoltà economica.
Il microcredito di Roma Capitale
Tutto è nato nel 2020. A ottobre la giunta Cinquestelle approva una deliberazione che anticipa un protocollo d’intesa siglato il 10 novembre 2020 dall’ente fondato e presieduto da Mario Baccini, attuale sindaco di Fiumicino. Le misure previste dall’accordo sono due: il microcredito sociale e quello imprenditoriale.
Perché è nato
Il periodo storico in cui nasce questa collaborazione è altamente critico: piena pandemia, migliaia di morti in Italia, famiglie in gravi difficoltà a causa dell’interruzione improvvisa del lavoro, imprenditori che vedono estremamente ridotti gli introiti. E così si decide di sostenere la ripresa economica, lo sviluppo della cultura d’impresa e l’inclusione sociale e finanziaria con forme di prestito assistito, con tassi d’interesse calmierati. Il target è prevalentemente quella fascia di popolazione romana definita “non bancabile”, con difficoltà a rivolgersi alle istituzioni finanziarie perché senza garanzie reali da proporre.
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Per quali casi si può chiedere
Se si è indietro con l’affitto, con il pagamento delle bollette di luce e gas, con le rate del condominio o è capitata una spesa improvvisa che incide eccessivamente sul budget familiare, ogni famiglia con determinati requisiti può chiedere un micro-finanziamento di massimo 5mila o 10mila euro, da restituire a rate entro cinque anni. La destinazione dei finanziamenti è per l’acquisto di beni o servizi legati a bisogni primari di chi li richiede o di un membro del nucleo familiare. A titolo di esempio il Comune indica spese per l’alloggio, spese mediche, istruzione, spese straordinarie.
Chi può fare domanda
Per beneficiarne, almeno per quanto riguarda la parte sociale del progetto, bisogna essere residenti a Roma e in condizioni di temporanea difficoltà economica o sociale. Bisogna dimostrare di poter far fronte alle rate di finanziamento: “Il prestito, infatti, non può essere concesso a soggetti le cui entrate non consentano la normale gestione della quotidianità – si legge sul sito di Roma Capitale – e che presentino una situazione economica fortemente compromessa, con ingenti debiti o ricorso a sussidi economici o di altra natura”.
Per informazioni, orientamento e per presentare domanda di microcredito, occorre rivolgersi allo sportello territoriale per il microcredito di Roma Capitale, chiamando lo 060606. Lo sportello provvederà a ricontattare i cittadini. I servizi di informazione e orientamento sono gratuiti per gli utenti.
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