Ciak sì gira nell’istituto comprensivo Giacomo Leopardi di Potenza Picena. La scuola è stata trasformata in set per realizzare il film “Strike – figli di un’era sbagliata”. La storia è quella di tre ragazzi che frequentano il Serd, la struttura sanitaria per le dipendenze patologiche, a diverso titolo. C’è l’assistente dello psicologo, c’è chi deve fare controlli periodici perché è stato trovato di nuovo in possesso di droghe e c’è chi deve fare un percorso di riabilitazione.
L’ambientazione
Il tutto ambientato in calde giornate estive. Tre dei quattro autori sono anche i registi, alla loro opera prima, Diego Tricarico, Giovanni Nasta, Gabriele Berti, pure in scena. «Parte come spettacolo teatrale – commenta Tricarico – storie di famiglie e giovani donne, situazioni che conosciamo». Quindi il cinema, e Berti aggiunge che «scaviamo a fondo cercando di capire perché i ragazzi finiscono per avere problemi e bisogno di cure. La nostra personalissima analisi è che si tratta di mancanza di amore». Nel film si parla anche, dice Nasta «di amicizia, si incontrano qui, fanno squadra e vanno avanti».
Le Marche
Sono a Potenza Picena, per le riprese, ormai dal 17 giugno, vi rimarranno ancora questa settimana, poi torneranno tra fine agosto e primi di settembre. «Ormai le Marche sono come la nostra seconda casa» dicono i registi che aggiungono «cibo buono, luoghi stupendi, ma soprattutto i marchigiani sono meravigliosi». Marchigiani sono anche le 200 tra comparse e figurazioni speciali, le attrezzature, molte maestranze. «La Regione ha scelto bene – commentano i tre registi – siamo partiti da soli, con il nostro sogno, e ora siamo circondati da una troupe di 60 persone. Tutto fantastico». La pellicola è una delle produzioni che Marche film commission sostiene con i fondi assegnati tramite i bandi. «È una co-produzione italo-spagnola – spiega il presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini – quindi avrà una distribuzione internazionale, ed è una delle produzioni che si sono aggiudicate parte del finanziamento del bando. Uno dei personaggi parla spiccatamente marchigiano». Si tratta dell’attrice anconetana Francesca Lattanzio. Nella scuola sono stati allestiti gli spazi come un Serd, creato un cantiere ad hoc, utilizzata una vernice speciale come base per i graffiti in modo da non rovinare gli ambienti. Il cortile della palestra della scuola adibito a luogo di socializzazione nell’ambientazione del film.
La produzione
Sul set ieri si stavano girando le scene finali, nel complesso circa 30 giorni di riprese nelle Marche. «Con il contributo di Marche film commission lavora anche tutto il territorio» aggiunge Agostini. La troupe infatti nel periodo di permanenza nelle Marche risiede a Porto Potenza Picena. «Luogo riservato però» commenta il produttore esecutivo della Paco cinematografica, Massimo Monachini. Paco è il produttore italiano, Neoart producciones quello spagnolo. «Usciremo nelle sale – aggiunge Monachini – in Italia, Spagna e Sudamerica, in quest’ultimo continente la produttrice spagnola l’ha già venduto. In Italia saremo nelle sale, sulle piattaforme, e Rai e Mediaset. Il film è studiato per i festival, quindi pensiamo che potrà andare a Roma o a Venezia. L’uscita è prevista per il 2025». Le immagini marchigiane, tanto della scuola, quanto delle scene in esterna a Potenza Picena, con il Camera car, gireranno, letteralmente il mondo. Un aspetto questo che rientra nello scopo di Marche film commission, quello di promuovere il territorio
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